Dal governo

Gentiloni, la sanità non c’è

di r.tu.

Gli appuntamenti europei e internazionali, la “questione banche”, l’immigrazione, il terremoto, l’industria 4.0, l’applicazione dell’Ape e le questioni sociali, la ripresa economica, l’ambiente, il processo penale. E naturalmente la nuova legge elettorale. Tutto questo nel discorso con cui Paolo Gentiloni ha appena chiesto la fiducia alla Camera. Con tanti, tanti banchi vuoti delle opposizioni di M5S e Lega Nord. Un programma che, a farlo tutto, si arriverebbe a fine Legislatura. E la sanità? Neppure una virgola: forse era presente nell’attenzione promessa in difesa dei “diritti”, come ha accennato il neo premier? Chissà, ma troppo poco.


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