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Comitato StopOpg: «A Montelupo chiusura non più rinviabile, restano solo 8 internati»

di L.Va.

L'autorizzazione dal Dipartimento per l'Amministrazione Penitenziaria -Dap è «arrivata solo pochi minuti prima dell'ingresso. Inoltre, da segnalare negativamente è la scelta del Dap che ha negato l'ingresso ai giornalisti, con i quali l'incontro si è svolto nella sala colloqui». Lo riferisce il comitato StopOpg che oggi, anti vigilia di Natale, ha visitato l'Ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino.
«È stata un'occasione importante, per incontrare le persone internate e gli operatori, con la direttrice Antonella Tuoni, nella quale abbiamo confermato l'impegno del nostro Comitato per la chiusura definitiva degli Opg, che deve avvenire rispondendo ai bisogni di cura dei pazienti e ai diritti dei lavoratori della struttura. Importante è anche si discuta e si decida finalmente sul destino della struttura», spiega ancora la delegazione composta da Stefano Cecconi (Cgil nazionale), Denise Amerini (Fp Cgil nazionale), Cesare Bondioli (Psichiatria Democratica), Vito D'Anza (Forum Salute Mentale), Giovanna Del Giudice (CoperSam Basaglia), Mauro Fuso (Cgil Toscana) Maria Grazia Giannichedda (Fondazione Basaglia), Donato Petrizzo (Fp Cgil Toscana), don Armando Zappolini (Cnca), Maria Grazia Antoci e Chiara Fusi (Cittadinanzattiva), Paolo Grasso, Rita Filomeni Poeta e autrice teatrale.

Era presente il Commissario unico per il superamento degli Opg Franco Corleone.
Le persone internate sono ormai solo 8 (6 dalla Toscana e 2 dalla Liguria): «La chiusura è quindi imminente e non sarebbero tollerabili ulteriori ritardi da parte delle regioni Toscana e Liguria, visto che l'OPG di Montelupo è ancora aperto a quasi due anni dalla data fissata dalla legge per la chiusura (come quello di Barcellona Pozzo di Gotto). Sono invece chiusi quelli di Aversa, Napoli, Reggio Emilia, mentre l'Opg di Castiglione delle Stiviere ha solo cambiato targa diventando una mega Rems».

Nell'occasione StopOPG ha annunciato due eventi: a Trieste (27 e 28 gennaio) e a Roma (14 o 16 febbraio al Senato). Il 27 pomeriggio in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia con la presidente Debora Serracchiani, l'assessore Sandra Telesca, il consigliere Franco Rotelli (a conclusione della mostra di Sambonet “I volti dell'alienazione”). Quindi sabato 28 gennaio al teatro Franca e Franco Basaglia l'assemblea e i lavori scientifici.
«Il processo di superamento degli OPG- spiega il comitato- con la loro chiusura si trova in una nuova fase: ora è cruciale dimostrare, con le pratiche, che le stesse Rems (le Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza detentiva) possono essere ridimensionate e forse del tutto superate. E questo implica ragionare su cosa si costruisce intorno e prima delle Rems, per evitare che diventino i nuovi contenitori, certo più decorosi degli Opg ma destinate a riprodurne la funzione. Per fare in modo che il superamento degli Opg, come ci ha insegnato l'esperienza della chiusura degli Ospedali Psichiatrici, sia accompagnata dalla costruzione di concrete alternative alla logica manicomiale, per affermare invece il diritto alla salute mentale e alla piena e responsabile cittadinanza delle persone sofferenti. L'occasione- conclude- è importante per mettere a confronto voci ed esperienze di vari Dipartimenti di Salute Mentale e Rems italiane, della Magistratura, dei cittadini utenti e dei loro familiari, oltre che per gli interventi di rappresentanti delle Istituzioni nazionali e locali».


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