Dal governo

Nuovi Lea, Assortopedia: «Sull’assistenza protesica manca poco per avere un' ottima riforma»

di Michele Clementi (segretario nazionale Assortopedia).

Nei giorni precedenti la pausa natalizia, il Ministro della Salute ha firmato la Riforma dei Livelli Essenziali di Assistenza, così come licenziata dalla Conferenza Stato Regioni a settembre 2016 e così come – condizionatamente – approvato a dicembre dalle preposte Commissioni di Camera e Senato. Ad oggi, mancano ancora dei passaggi formali, ma anche sostanziali, quali le firme del Ministro dell' Economia e del Presidente del Consiglio e, ultima ma non ultima, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Coerentemente con quanto segnalato negli ultimi due anni dalle associazioni dei disabili, dei medici prescrittori, dei fornitori, dei professionisti che compongono il team riabilitativo, la Commissione Affari Sociali della Camera ha dato un parere favorevole al documento Lea, vincolandolo però al rispetto di alcune condizioni essenziali. Limitatamente all'Assistenza Protesica e al nuovo Nomenclatore tariffario, la condizione prevede che debba essere mantenuto il sistema tariffario per alcuni ausili tecnici per la mobilità personale che, per la loro complessità, per le indispensabili attività di adattamento necessarie a renderli efficaci ed efficienti, per la delicatezza delle patologie cui si riferiscono, per garantire la libera scelta all'assistito, non possono in alcun modo essere acquistati mediante procedure pubbliche.

Il passaggio scritto dalla Commissione è chiarissimo. Questa chiede l'esclusione dalle “gare” per un numero contenuto di ausili «… che per le loro caratteristiche e per le specifiche necessità funzionali dell'utenza cui sono destinati necessitano di un percorso prescrittivo individualizzato e di un appropriato percorso valutativo condotto da un'equipe multidisciplinare nonché di un adeguato training all'uso, al fine di garantire la massima personalizzazione e aderenza alle esigenze degli utenti, obiettivi difficilmente raggiungibili mediante procedure di gara».

Lo strumento della procedura pubblica, se è adeguato per acquisire ausili realmente standard, è invece deleterio se applicato a queste tipologie così delicate. Il diversamente abile non potrebbe scegliere l'ausilio di suo gradimento ma dovrebbe accettare l'oggetto vincitore di una gara, la Asl rischierebbe di acquistare un ausilio non idoneo (e quindi di doverlo comprare una seconda volta), il medico prescrittore rischierebbe di prescrivere un ausilio e di vederne fornito un altro.

Il compito di realizzare quanto indicato dalla XII Commissione Affari Sociali della Camera spetta ora alla Commissione Nazionale per l'Aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, che avrà tempo fino al 28 febbraio 2017 per eseguire questo mandato e apportare le poche modifiche che ci consentiranno di avere un'ottima riforma. Ogni anno sarà poi possibile aggiornare gli elenchi delle prestazioni, introdurre nuove tecnologie ed eliminare quelle obsolete o ridondanti e, soprattutto, monitorare che vi sia un'applicazione omogenea dei Lea su tutto il territorio nazionale


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