Dal governo

Vaccini, Saitta (Regioni): «Per l’obbligo serve una legge»

di L.Va.

«Un incontro utile e importante che ha consentito di porre le basi per garantire un'applicazione omogenea del piano su tutto il territorio nazionale» è il commento di Antonio Saitta, assessore della regione Piemonte e coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni. Come da noi raccontato in anteprima, dall’incontro di ieri nella sede del ministero della Salute, tra la ministra Beatrice Lorenzin e le Regioni autonome per la verifica e l'avvio del nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale, è scaturito un documento con la road map attuativa e l’ipotesi di un obbligo nazionale, su cui però occorre aspettare la norma.
«Le nuove vaccinazioni contenute nel piano- ha spiegato Saitta- sono comprese nei nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea) e conseguentemente, come è emerso nel colloquio con il ministro, si pone l'esigenza di una condivisione Stato-Regioni del percorso applicativo. Occorre un calendario vaccinale che stabilisca le priorita' e la tempistica delle somministrazioni, in modo progressivo e graduale. Un obiettivo che va raggiunto nello stesso momento in cui si ripartiranno le risorse stanziate a riguardo, 100 milioni di euro, dalla legge di bilancio. Un fatto importante, discusso e condiviso nell'incontro, è rappresentato dalla esigenza di arrivare in tempi relativamente brevi ad una legge nazionale sulla obbligatorietà delle vaccinazioni, anche per garantire un'offerta vaccinale uniforme in tutte le zone del Paese». E ci sarà da scommetterci che su questo ci saranno altri incontri.

Nel corso dell'incontro è stato inoltre affrontato il tema dell'attuazione dei nuovi Lea. «In particolare abbiamo concordato di lavorare per un'intesa che definisca le tariffe massime per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale erogabili nell'ambito del servizio sanitario nazionale». Infine, ha concluso Saitta, «è necessario intensificare il lavoro e il confronto con la Commissione nazionale per l'aggiornamento dei Lea, attraverso un raccordo stretto e costante fra i rappresentanti delle Regioni e quelli dei ministeri. E a riguardo sono auspicabili le prime conclusioni entro la fine di febbraio».


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