Dal governo

Cannabis terapeutica: il Cdm rinuncia a impugnare la legge della Campania

di Lucilla Vazza

Il consiglio dei ministri di oggi ha deliberato la rinuncia all'impugnativa per la legge della Regione Campania n. 27 dell'8 agosto 2016, che riguarda le “Disposizioni organizzative per l'erogazione dei farmaci e dei preparati galenici a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche nell'ambito del servizio sanitario regionale e promozione della ricerca e di azioni sperimentali prodromiche alla produzione da parte di soggetti autorizzati”.

Il governo aveva deciso di impugnare il provvedimento nella seduta del 27 settembre scorso. A finire nel mirino del Cdm non era stata la legge nei suoi contenuti, ma la modalità erogativa prevista e, in particolare, la tipologia di ricetta utilizzata, quella “a ricalco” al posto di quella ordinaria. La scelta della ricetta a ricalco in tre copie è arrivata per evitare abusi o contraffazioni e ricondurre alle modalità prescrittive decise dalla Regione. Rinunciando all’impugnazione, il governo ha di fatto ammesso l’autonomia regionale su questo ambito.

Dal 2013, in Italia è possibile prescrivere cannabis terapeutica - sempre a pagamento - in tutte le regioni d'Italia. La prescrizione a carico del Servizio sanitario nazionale, unicamente per uso terapeutico, è praticabile solo in Toscana, Puglia, Liguria, Campania e in Veneto, ma con limitazioni ulteriori rispetto alle regole nazionali.


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