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#WorldCancerDay: il 4 febbraio tutti in lotta contro il cancro

di L.Va.

Ogni anno dal 2000, il 4 febbraio è la giornata dedicata alla lotta al cancro. Con l'hashtag #WorldCancerDay, domani partiranno migliaia di iniziative di prevenzione e sensibilizzazione in tutto il mondo per ribadire quanto sia importante prevenire il cancro e quanto sia fondamentale garantire un equo accesso alla diagnosi e le cure.

Al #WorldCancerDay, organizzato dall'Union for International Cancer Control (UICC) aderiscono le principali organizzazioni medico-scientifiche del nostro Paese, le farmaceutiche e la gran parte delle associazioni pazienti.

Gli oncologi medici (Aiom) hanno lanciato ancora una volta il messaggio che cambiando gli stili di vita (fumo, sovrappeso, abuso di alcol, sedentarietà) si ridurrebbe del 40% l'incidenza di nuovi casi ogni anno.

La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, oggi presente all'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ha evidenziato i progressi nelle cure: «Sapete quante persone sono guarite dal cancro in Italia? 3 milioni, un numero enorme. In pratica tutta Roma e un pezzo della sua provincia».

Anche Lorenzin evidenzia che bisogna fare prevenzione «perché la differenza tra guarire e morire in queste patologie è riuscire a diagnosticare per tempo la malattia». E va fatta anche buona comunicazione: «Abbiamo bisogno di un'alleanza con i mass media affinché ci aiutino a intercettare tutta questa fase e a educare alla prevenzione, sia primaria che secondaria», dice Lorenzin, perché «al Sud abbiamo ancora un'aderenza scarsissima».

I progressi sono frutto dell'alleanza tra  «prevenzione, i corretti stili di vita e la ricerca scientifica. Ricerca che sta facendo grandi regali all'umanità, e che poi è dovere dei servizi sanitari mettere a sistema per i nostri cittadini». E in conclusione non è mancato un richiamo ai decisori: «Una precisazione sul ruolo della politica, che non deve limitarsi a mera istituzionalità: la politica non deve scegliere i medici ma pianificare strategie di politiche sanitarie» ha concluso la ministra.


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