Dal governo

Vaccini a scuola, Lorenzin: «Metto in sicurezza il sistema». Fedeli: «Per i presidi istruzioni sulle segnalazioni alle Asl»

L’una rassicura sulla “messa in sicurezza del sistema” e sull’imminenza di «una informazione istituzionale molto chiara e precisa». L’altra garantisce che i presidi non saranno lasciati soli, nella gestione delle segnalazioni. Dalle due titolari di Salute e Istruzione, quando - a 17 giorni dall’approvazione in Consiglio dei ministri - la pubblicazione del decreto legge sull’obbligo vaccinale a scuola previa firma del presidente della Repubblica viene data per imminente, arriva una serie di chiarimenti.
Intanto, sulla consapevolezza di dover sgomberare il campo da equivoci e di dover dare a tutti i diretti interessati - a partire dalla famiglie e dalle Regioni - un’unica chiave di lettura per un provvedimento che ha generato non poca confusione. «Come ministro - ha affermato oggi Lorenzin in visita in Umbria - mi sono assunta la piena responsabilità di mettere in sicurezza il sistema italiano, i nostri bambini, le persone adulte e soprattutto la collettività e quelle persone che non possono essere vaccinate che sono tante e che rischiano di dover fare una vita in isolamento». Poi: «Nelle prossime ore verrà licenziato il decreto dal Quirinale, dopo di che faremo una conferenza in cui presenteremo tutte le schede perché abbiamo letto di tutto e di più in questi giorni».

Dalla ministra Fedeli, le rassicurazioni agli istituti scolastici: «Siccome le iscrizioni sono già state fatte tra gennaio e febbraio, appena sarà pronto il decreto manderemo una circolare, che spiegherà che chiediamo ai genitori di portare la documentazione di vaccinazione dei figli». In questo processo «i presidi verranno sostenuti, vedremo in quali forme, perché possano segnalare rapidamente alla Asl quali bambini, sulla base del calendario vaccinale, non sono stati ancora vaccinati». La ministra ha precisato che «il decreto dovrebbe uscire, una volta validato, tra oggi e domani» e ha ribadito che «se i genitori» dei bambini ancora non vaccinati dimostreranno di aver fatto la prenotazione per il vaccino, «non dovranno pagare multe e non ci sarà un’eventuale segnalazione al tribunale dei minori». L’importante, secondo Fedeli, è «coinvolgere, informare, spiegare ai genitori le nostre scelte. Ci sarà una campagna - ha concluso - che si promuoverà attraverso le strutture sanitarie e le figure professionali» di riferimento per le famiglie dei nuovi nati, ma sarà “importante” coinvolgere le famiglie anche “attraverso la scuola”, perché possano trovare «attraverso di noi tutti gli elementi di conoscenza per essere consapevoli sulla necessità delle vaccinazioni obbligatorie, che abbiamo scelto di fare».


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