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Celiachia: ecco i nuovi requisiti per le strutture specializzate

di L.Va.

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24 Esclusivo per Sanità24

È pronto a passare alla Conferenza Stato-Regioni l’accordo sul documento che individua i requisiti tecnici, professionali e organizzativi dei centri specialistici sulla malattia celiaca.

Con la revisione dei livelli essenziali di assistenza, la celiachia (e la dermatite erpetiforme che ne è la variante clinica) è stata inserita nell’elenco delle malattie croniche invalidanti individuate la decreto ministeriale del 12 gennaio. Per questo i pazienti possono usufruire in regime di esenzione di tutte le prestazioni di diagnosi e cura della malattia, mentre le visite specialistiche non sono più in esenzione. Gli alimenti specifici gluten free rientrano tra le esenzioni.

L’anno scorso, il gruppo di lavoro sulla celiachia istituito al ministero della Salute ha aggiornato i requisiti dei centri specialistici sulla celiachia. L’obiettivo è garantire in tutto il Paese la piena attuazione al nuovo protocollo diagostico che la commissione aveva definito già nel 2015, e che era stato definito in conferenza Stato-Regioni e pubblicato in Gazzetta il 19 agosto 2015.

Il numero teorico delle strutture specialistiche è di 245 su tutto il teritorio nazionale, di cui 120 dedicati all’età pediatrica.

Nel testo dell’accordo i dettagli sui requisiti per i centri di terzo livello, teoricamente ne servirebbero 2 per Regione, di cui uno dedicato ai bambini.

Il follow up della celiachia, si chiarisce all’articolo 6 del provvedimento , è previsto che possa essere effettuato dai medici di famiglia, dai pediatri e dagli specialisti del Ssn.


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