Dal governo

Trapianti, così il Sistema informativo garantirà trasparenza e tracciabilità

di B.Gob.

Anteprima. Tracciabilità e trasparenza dei processi di donazione, prelievo, trapianto, segnalazione di reazioni ed eventi avversi gravi. A questi obiettivi servirà l’informatizzazione delle attività della Rete nazionale trapianti, disciplinata dallo schema di regolamento - inviato alla Conferenza Stato-Regioni - che organizza obiettivi, funzioni e struttura del Sistema informativo trapianti (Sit). Una “novità” prescritta dalla legge 91 del 1999, “Disposizioni in materia di trapianti di organi e tessuti”, e che darà vita anche al sottosistema del Registro nazionale dei donatori di cellule riproduttive ai fini della procreazione medicalmente assistita (pma) eterologa. «Disciplinandone - si legge nello schema di documento - la struttura, le caratteristiche e il funzionamento, nonché le modalità con cui le strutture autorizzate al prelievo e al trattamento delle cellule riproduttive devono comunicare al Registro medesimo i dati anagrafici dei donatori».

Queste le principali funzioni attribuite al Sit dal disciplinare tecnico del documento:
- funzioni di acquisizione telematica dei dati predisposte per Aziende sanitarie locali (Asl),
coordinamenti regionali ed interregionali, centri trapianto e istituti dei tessuti;
- servizi di cooperazione applicativa per lo scambio di dati con i coordinamenti regionali ed
interregionali e con i comuni;
- funzioni di interrogazione e consultazione dei dati;
- strumenti espressamente dedicati all’analisi dei dati resi disponibili a livello nazionale, regionale e locale tramite l’implementazione di un datawarehouse dedicato.

Il Registro nazionale dei donatori di cellule riproduttive a scopi di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo (RND PMA) mira alla tracciabilità delle donazioni eterologhe di gameti ed embrioni e alla gestione di un sistema di biovigilanza coordinato centralmente. Due le principali funzioni del “sottosistema Pma”: acquisizione telematica dei dati predisposti per le strutture sanitarie autorizzate al prelievo e al trattamento di cellule riproduttive; interrogazione e consultazione dei dati in esso contenuti.


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