Dal governo

Specializzazioni mediche, ecco il regolamento per il concorso

di Rosanna Magnano

Selezione semplificata, graduatoria unica nazionale di merito, sedi d’esame accorpate per area geografica e meno frammentate per consentire controlli più efficaci, possibilità di esprimere tre preferenze per tipologia di scuola e delle sedi universitarie senza vincolo d’area e dopo il concorso, impatto dimezzato del curriculum sul punteggio complessivo, procedure burocratiche più snelle per lo scorrimento delle graduatorie. Sono queste le principali novità del Regolamento sulle modalità di ammissione dei medici alle scuole di specializzazione pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di oggi.

Il Regolamento ha ricevuto il parere positivo da parte del Consiglio di Stato il 27 luglio scorso, parere poi trasmesso al Miur il 3 agosto, e il riscontro della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 9 agosto 2017. Il Regolamento è stato poi inviato al Ministero della Giustizia per il visto del Guardasigilli e per il successivo inoltro alla Corte dei Conti per la necessaria registrazione, avvenuta il 29 agosto.

«Il nuovo regolamento cambia le regole fino ad ora vigenti per garantire maggiore qualità del concorso nazionale - sottolinea una nota del Miur - come richiesto negli scorsi mesi anche dalle associazioni delle specializzande e degli specializzandi, dalla Conferenza dei Rettori, dall'Osservatorio per le Scuole di Specializzazione, dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Il concorso resta nazionale, per titoli ed esami, e, a partire dal prossimo anno, sarà bandito, spiega il Regolamento, entro il 31 maggio di ciascun anno, con decreto del Ministero. La prova d'esame diventa unica a livello nazionale, uguale cioè per tutte le candidate e per tutti i candidati dal momento che viene introdotta una graduatoria unica nazionale».

Nel bando saranno indicati i posti disponibili presso ciascuna scuola, gli argomenti dei quesiti, i criteri di assegnazione del punteggio, il calendario, la durata e le modalità di svolgimento e di correzione della prova d'esame oltre alle istruzioni applicative, di carattere tecnico informatico con l’obiettivo di garantire affidabilità, trasparenza e uniformità.

Per la successiva iscrizione alla scuola di assegnazione in relazione alla posizione ricoperta nella graduatoria unica nazionale, il bando dovrà stabilire modalità e tempi della scelta, in ordine di preferenza, da parte del candidato delle tipologie di scuola e delle sedi universitarie per cui concorrere, in modo che gli sia garantita la possibilità di scegliere fino ad un massimo di tre tipologie di scuola da potere indicare indifferentemente nell'ambito di una stessa area o nell'ambito di aree diverse.

La prova d'esame si svolge non prima di sessanta giorni dalla data di pubblicazione del bando e almeno venti giorni prima della prova di esame il Ministero comunica le sedi, con l’assegnazione dei candidati presso le diverse sedi, e l'orario di svolgimento della prova d'esame.

La prova di ammissione si svolge a livello locale in una o più sedi, nella stessa data e allo stesso orario. L'organizzazione della prova a livello locale è in capo agli atenei presenti sul territorio anche in forma aggregata tra loro per aree geografiche. I quesiti saranno 140 con un punteggio di +1 per ogni risposta esatta, di 0 per ogni risposta non data e di -0,25 per ogni risposta sbagliata.

Riguardo i contratti rimasti non coperti in caso di mancata immatricolazione o rinuncia da parte dei candidati assegnati o di ogni altra ragione saranno comunque oggetto, compatibilmente con le procedure ministeriali, di riassegnazione nell'ambito del contingente dei contratti di specializzazione per i successivi anni accademici. Resta da capire se nel bando sarà previsto un meccanismo che garantisca l’assegnazione di tutti i posti disponibili e un efficace coordinamento tra l’assegnazione dei contratti di specializzazione e delle borse di sutdio in Medicina generale.

Come cambia il peso del curriculum
Cambia la valutazione dei titoli di studio che assume decisamente un impatto inferiore. La Commissione nazionale infatti attribuisce ai titoli fino a un massimo di 7 punti enon più 15. I punti che il singolo candidato può ottenere in base ai titoli sono determinati secondo i seguenti criteri:

a) voto di laurea fino a 2 punti, attribuiti secondo la
seguente scala valutativa:
voto 110 e lode = 2 punti;
voto 110 = 1,5 punti;
voto da 108 a 109 = 1 punto;
voto da 105 a 107 = 0,5 punti;

b) curriculum -media ponderata complessiva dei voti
degli esami sostenuti fino a 3 punti, attribuiti secondo la
seguente scala valutativa:
media dei voti ≥ 29,5 = 3 punti;
media dei voti ≥ 29 = 2,5 punti;
media dei voti ≥ 28,5 = 2 punti;
media dei voti ≥ 28 = 1,5 punti;
media dei voti ≥ 27,5 = 1 punto;
media dei voti ≥ 27 = 0,5 punti;

c) altri titoli fino a 2 punti determinati secondo i seguenti criteri: 0,5 punti per tesi di carattere sperimentale debitamente documentato secondo quanto indicato nel bando; 1,5 punti per il titolo di dottore di ricerca in una disciplina di ambito medico-sanitario debitamente documentata secondo quanto indicato nel bando.



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