Dal governo

Rischio clinico, nasce l’Osservatorio «buone pratiche»

di B.Gob.

Lo prevede l’articolo 3 della legge 24/2017, la cosiddetta “legge Gelli” dedicata alle “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”. Con qualche ritardo - andava battezzato entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge - nasce l’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità. Un decreto della ministra della salute, Beatrice Lorenzin, lo istituisce come previsto presso Agenas, con una dotazione di 22 membri: avrà il compito di acquisire dalle Regioni tutti i dati relativi ai rischi e agli eventi avversi in sanità, nonché alle tipologie dei sinistri e ai relativi contenziosi (cause, entità, frequenza ed onere finanziario dei contenziosi).

Anche attraverso il monitoraggio di tali dati - spiegano dal ministero - l’Osservatorio individuerà misure idonee per la prevenzione e la gestione del rischio sanitario e per il monitoraggio delle buone pratiche per la sicurezza delle cure da parte delle strutture sanitarie, nonché per la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario.
All’Osservatorio viene, inoltre, attribuito il compito di fornire indicazioni alle Regioni sulle modalità di sorveglianza del rischio sanitario, ai fini della sicurezza del paziente.
La legge prevede che il ministro della Salute trasmetta annualmente alle Camere una relazione sull’attività svolta dall’Osservatorio.


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