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Al via la campagna Salute e Coni: con lo sport più benessere e risparmi di 2,3 mld per il Ssn

di Ernesto Diffidenti

“Il movimento è salute! … a tutte le età”. E’ il claim della nuova campagna di comunicazione “Salute, sport e movimento fisico” realizzata dal ministero della Salute e presentata oggi in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità (Iss) e il Coni (Comitato olimpico nazionale italiano). Ma lo sport non è solo salute, potrebbe essere anche “risparmio”. Secondo le stime del ministero, infatti, una regolare attività fisica intervenendo sulle patologie cardiovascolari, diabete e tumore determinerebbe un minor costo per il Servizio sanitario nazionale pari a 2,33 mld di euro in termini di prestazioni specialistiche e diagnostiche ambulatoriali, trattamenti ospedalieri e terapie farmacologiche.

Lo slogan e il titolo della campagna, dunque, riflettono la filosofia alla base delle principali politiche - nazionali e internazionali - di prevenzione e promozione della salute che, ormai da diversi anni, pongono l’accento sull’importanza dell’attività fisica e dell’adozione di stili di vita salutari, per contrastare le malattie croniche e far guadagnare anni di vita in salute ai cittadini. Politiche che “strizzano l’occhio” anche in modo diretto al singolo individuo che può, e deve, diventare promotore del proprio benessere adottando la cultura del cosiddetto active living (vivere in modo attivo) secondo cui l’attività fisica è direttamente integrata nella quotidianità di ognuno.

«L’educazione a un corretto stile di vita – sottolinea il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – inizia da bambini ma anche da adulti c’è la possibilità di migliorare la condizione fisica. L’obiettivo di questa campagna è informare e sensibilizzare la popolazione sui benefici di salute che comporta lo svolgimento di uno sport o di un’attività fisica regolare». Come testimonial sono stati scelti pluridecorati campioni come il ginnasta Yuri Chechi, le schermitrici Elisa di Francisca e Margherita Granbassi, nonché il judoka Fabio Basile, la duecentesima medaglia d’oro per l’Italia nell’era delle olimpiadi moderne.

Malagò: lo sport nelle scuole è un disastro
«Dobbiamo organizzare e promuovere lo sport con un bilancio di 400 milioni – spiega il presidente, Giovanni Malagò – un quarto delle somme a disposizione dei miei predecessori venti anni fa». Malagò, tuttavia, non ha dubbi che una parte importante (10 mln) debba essere investita nelle scuole. «Lo sport nelle palestre scolastiche è un disastro – ammette – ma nonostante tutto lo sport italiano è in crescita, ovviamente al netto dell'eliminazione dai mondiali di calcio: promuoviamo 386 sport diversi e occupiamo il 5/6 posto nel ranking mondiale su un totale di 206 paesi”».

La sedentarietà colpisce ragazzi e ultra 64enni
Gli ultimi dati presentati da Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di sanità, indicano che esistono enormi spazi di crescita per combattere la sedentarietà che colpisce il 32% degli italiani. «La sedentarietà – spiega Ricciardi – cresce con l'età, è maggiore fra le donne rispetto agli uomini e fra le persone con uno status socioeconomico più svantaggiato per difficoltà economiche o per basso livello di istruzione». In particolare è raddoppiata la percentuale di ragazze intorno agli 11 anni che passano 3 ore o più al giorno a giocare con il Pc o interagire con smartphone o tablet. Nelle regioni centrali e meridionali, inoltre, la sedentarietà è significativamente più elevata rispetto a quanto si osserva nelle regioni settentrionali.
La camminata all'aperto, invece, è l'attività di svago scelta dagli ultra 64enni: il 70% degli uomini e il 55% delle donne. Un valore che diminuisce all'avanzare dell'età (52% di chi ha superato 85 anni). Seguono l'attività di moderata intensità (ginnastica dolce, riabilitativa, bocce, ecc.) che coinvolge il 17% degli anziani mentre solo il 4% riesce a fare attività fisica intensa come nuoto, corsa, ciclismo, ginnastica aerobica).

Le raccomandazioni dell'Istituto superiore di sanità
Fare movimento vuol dire non solo praticare uno sport ma, più semplicemente camminare, ballare, giocare e andare in bicicletta. Secondo l’Iss nell'infanzia e nell'adolescenza (5-17 anni) è indicata un'ora di esecizio fisico moderato al giorno (come il gioco all'aperto) e 3 sedute la settimana di attività aerobica (correre o andare in bicicletta). Nell'adulto (18-64 anni) l'attività fisica deve essere praticata per almeno 150 minuti a settimana con intensità moderata. Dopo i 65 anni, infine, oltre ai 150 minuti si aggiunge la pratica di esercizio per l'equilibrio (3 volte a settimana) in modo da prevenire le cadute.

Guarda lo spot realizzato dal ministero della Salute con l’Iss e il Coni


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