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Gioco d’azzardo, via libera dalla Stato-Regioni alle linee guida per la prevenzione

Migliorare gli interventi di prevenzione e la qualità dell'assistenza per le persone affette dal “gioco d'azzardo patologico” (Dga). Sono tra gli obiettivi delle Linee di azione approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, che si propongono anche «di rendere omogeneo, efficace e di qualità il percorso diagnostico, terapeutico ed assistenziale del paziente e dei suoi familiari, così come descritto nelle sue articolazioni, nonché di fornire un valido aiuto agli operatori dei servizi per le dipendenze e del privato sociale attraverso la definizione di apposite procedure». Il ministero della Salute, inoltre, auspica l'introduzione di un Testo unico in materia di gioco pubblico per semplificare l'impianto normativo che regola il settore e l'inasprimento dell'impianto sanzionatorio «sia penale che amministrativo».

Nella parte del documento che si occupa del “Percorso diagnostico terapeutico e assistenziale” le linee guida suggeriscono di affiancare «trattamenti residenziali o semiresidenziali» al percorso di recupero ambulatoriale. In altre parole il giocatore patologico sarebbe ospitato da una struttura di accoglienza dove la separazione temporanea «dal proprio ambiente», un contesto «con ridotti stimoli e richiami al gioco» e il «confronto e la riflessione» a contatto con altre persone affette dallo stesso disturbo, faciliterebbero il «cambiamento della sua struttura di pensiero» stimolando il «processo di cambiamento». Infine, il servizio pubblico dovrebbe incaricarsi di effettuare periodiche azioni di monitoraggio e verifica dei percorsi di cura e dei loro risultati.


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