Dal governo

Trapianti 2017, donazioni a +18%. Il Nord fa boom

di B. Gob.

Un sistema «maturo» che punta a consolidarsi sulle nuove frontiere dell’innovazione e su un’organizzazione che va sempre ottimizzata. Così si presenta il pianeta trapianti nostrano, su cui prima di Natale il Centro nazionale (Cnt) diretto da Alessandro Nanni Costaha fatto il punto. Partiamo dalle donazioni: quella registrata nel 2017, con 28 donatori per milione di abitanti (pmp), + 18% rispetto all’anno prima, è la cifra più alta ottenuta in Italia. E il miglioramento riguarda sia il Nord che il Sud, in linea con quanto registrato dal Pne. Migliorano i risultati sia al Settentrione - dove la cifra record, inferiore solo alla Spagna - racconta di 35 donatori pmp (quasi il doppio delle medie europee), sia al Sud, che se pure a lunga distanza centra un obiettivo (19,1 donatori pmp) comunque superiore al dato Ue. Ma «il primo dato che salta agli occhi - precisano dal Cnt - è quello sugli accertamenti di morte (45,2 pmp), che registrano un +10,8% rispetto al 2016. Mentre i donatori utilizzati vanno a +11,7%.

Di riflesso, nel 2017 il numero assoluto di trapianti da donatore deceduto supera per la prima volta i 3.500 interventi, attestandosi a quota 3.688: aumentano quelli di rene (da 1796 a 1971) e di fegato (da 1213 a 1309), si conferma il trend in crescita per il cuore (da 266 nel 2016 a 272 nel 2017), mentre si registra un lieve calo per il polmone (da 147 a 144). Più donazioni e più trapianti si traducono in un calo delle liste d’attesa: al 30 novembre sono 8.774, pari a -252 pazienti in lista.

Le staminali emopoietiche. Trend positivo confermato anche per i dati in proiezione, a dicembre, sulle cellule staminali emopoietiche. Circa 500.000 donatori iscritti nel Registro IBMDR (Italian Bone Marrow Donor Registry) con più di 20.000 donatori iscritti nel 2017. Crescono i giovani donatori iscritti (fascia 18-25 anni), che presentano un alto livello di tipizzazione e sono, quindi, immediatamente disponibili. Si consolida la tendenza in aumento degli ultimi 3 anni per quanto riguarda le donazioni da donatore volontario iscritto al Registro IBMDR: nel 2016 sono state 208 contro le 190 del 2015 e le 169 del 2014. Al 7 dicembre 2017 sono state registrate 209 donazioni. Mentre sul calo di utilizzo delle unità di sangue cordale pro trapianto influirebbe il maggior ricorso a staminali emopoietiche da donatore semi-compatibile (aploidentico). Si riducono anche gli autotrapianti, grazie ai nuovi famaci sempre più efficaci per alcune malattie (come la leucemia mieloide cronica) e alla sempre crescente possibilità di identificazione di un donatore allogenico. Crescono gli allogenici; le proiezioni al 31/12/2017 registrano 1.896 interventi.


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