Dal governo

I prezzi per l’Ape volontario

di Claudio Testuzza

Dopo un lungo e travagliato iter di incontri, circolari, traversie burocratiche, l'Ape volontario, proposto a fine 2016 e previsto attivo dal maggio dell'anno passato, sembra (ci manteniamo sempre nei limiti del dubbio!) aver concluso la sua fase preparatoria ed addirittura, nei prossimi giorni, dovrebbe avere il suo battesimo definitivo con la pubblicazione, da parte dell'Inps, del simulatore e del via alle domande online.
Chi ha i requisiti previsti dalla legge di bilancio per il 2017, che ha introdotto l'Ape, e cioè 63 anni di età e almeno 20 anni di contributi, maturati sin dal primo maggio 2017, data da cui per legge doveva, appunto, scattare il meccanismo, potrà cominciare a pensare alla sua eventuale convenienza e valutare, anche con un'occhiata al simulatore Inps, cosa fare.
Intanto cominciare da quanti anni di anticipo richiedere, fino al previsto massimo di tre anni e sette mesi, tenendo bene a mente che più si anticipa il pensionamento tanto maggiore sarà poi la rata da restituire in vent'anni e da sottrarre alla pensione di vecchiaia.
Proprio perché l'Ape volontario è uno strumento ideato per favorire una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro, ora che i requisiti per la pensione sono balzati così in avanti, dagli attuali 66 anni e 7 mesi ai 67 anni previsti dal prossimo, e che peraltro si innalzeranno ancora di più nel tempo grazie all'adeguamento per l'incremento della speranza di vita, la scelta potrà essere appetibile.
Senza trascurare però che sempre di un prestito si tratta. E che convinte le banche, per adesso consenzienti solamente Unicredit ed Intesa, ed anche le assicurazioni per l'eventuale premorienza, il costo totale ( il Taeg ) per ora previsto è di circa il 3,4 % annuo. E tale rimarrà per il ventennio di rate, come fosse un mutuo a tasso fisso. Ma sarà, comunque, soggetto poi all'andamento del mercato e dunque a possibili rialzi nel corso dei due anni sperimentali di Ape volontario 2018/19.
Insomma, meglio non aspettare troppo.
Il Taeg comprende sia gli interessi che il premio di assicurazione e il contributo al fondo di garanzia. Costi che servono a non scaricare le rate sugli eredi, in caso di morte o di pignoramento della pensione, e a salvaguardare le banche. Sull'Ape, però, è giusto ricordarlo, non si pagano, ovviamente trattandosi di un prestito bancario, né tasse né contributi, mentre il costo previsto del 3,4 % annuo è da considerarsi quale al netto del bonus fiscale, ovvero la metà degli interessi e del premio di assicurazione coperti dallo Stato.
Una volta fatta la scelta di procedere ad ottenere l'Ape bisognerà attivarsi con due domande.
La prima all'Inps per accertare i requisiti, la seconda, dopo il benestare finale dell'Istituto di previdenza, che dovrebbe arrivare entro due mesi, servirà per ottenere il finanziamento vero e proprio e l'assicurazione abbinata.
Viene affermato che non sarà difficile compilare la domanda online.
In ogni caso il pensionando potrà farsi aiutare dai patronati che potranno accedere al sito Inps e scaricare una precompilata da fargli firmare. All'atto della richiesta si sceglierà anche la banca e l'assicurazione, con il Taeg che rimane lo stesso perché concordato con il governo, ed anche quanti soldi di anticipo si desiderano. Ricordiamo che la quantità economica richiedibile è correlata con il periodo di tempo di anticipo alla pensione che si prevede di utilizzare.
Se si esce richiedendo non meno di 36 mesi di anticipo si avrà un riconoscimento di non più del 75 % della futura pensione di vecchiaia. Con un anticipo fra 24 e almeno 36 mesi si avrà l' 80 %, al massimo. Con un anticipo da 12 a meno di 24 mesi con l' 85 %. Per meno di 12 mesi il 90 %.
Esempio : un dirigente di 64 anni a cui è stata calcolata una pensione netta di 3.000 euro mensili e che richiede 36 mesi d'anticipo, avrà una “ pensione ” da prestito di 2.500 euro mensili ed una rata futura, mensile lorda ventennale, di 623 euro, che grazie al bonus fiscale si ridurrà a circa 485 euro. Il trattamento pensionistico per i 20 anni assoggettati alla ritenuta ammonterà così a 2.515 euro.
Ricordiamo che si potrà usufruire dell'Ape e continuare a lavorare, senza limiti di reddito ed orario, compreso il part-time.
Per rimborsare il prestito si potrà utilizzare anche la Rita, che permette un anticipo fino a 5 anni, usando eventualmente il fondo accumulato nella previdenza integrativa. Ovvero annullare le trattenute future con un pagamento anticipato
E' stato affermato che, comunque, le trattenute per il rimborso saranno meno care di qualunque altro prestito o cessione del quinto. Infatti l'incidenza dei costi, grazie al bonus fiscale che li dimezza, sarà tra l'1,6 e l'1,4 per cento per ogni anno di anticipo. Poi la completa assenza di imposte e la possibilità di associare l'Ape a forme di lavoro ne fanno uno strumento fruibile da tutti i lavoratori sia dipendenti che autonomi.


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