Dal governo

Legge Lorenzin, ecco il decreto attuativo sulle procedure elettorali negli Ordini

di Red. San.

Arriva il secondo tassello attuativo della legge Lorenzin (la n. 3 del 2018), che tra le altre disposizioni, innova il sistema ordinistico delle professioni sanitarie. Con il decreto firmato dalla ministra, si disciplinano le procedure per la composizione dei seggi elettorali e le procedure di svolgimento delle elezioni per il rinnovo degli Ordini delle professioni sanitarie, in modo tale da garantire la terzietà di chi ne fa parte. Il decreto è finalizzato, inoltre, a disciplinare le procedure per l’indizione delle elezioni, per la presentazione delle liste e per lo svolgimento delle operazioni di voto e di scrutinio nonché le modalità di conservazione delle schede. Al fine di garantire che le nuove procedure rispondano pienamente alle effettive esigenze delle Federazioni e degli Ordini provinciali di tutte le professioni sanitarie a cui sono rivolte, il testo del decreto - spiegano da Lungotevere Ripa - è stato definito con la collaborazione fattiva delle Federazioni: dei medici e degli odontoiatri; dei farmacisti; dei veterinari; degli infermieri; delle ostetriche e dei tecnici di radiologia medica, delle professioni sanitarie, tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Il commento della Fnopi. Immediato il commento della Fnopi, la Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche. «Con il via libera al decreto attuativo della legge 3/2018 (legge Lorenzin) sulle procedure elettorali, gli ordini compiono un importante passo avanti rispetto a un tema che fino a oggi aveva spesso “ingessato” uno dei momenti più importanti della loro attività: le elezioni», commenta la presidente Barbara Mangiacavalli. «Il decreto – spiega - che ha recepito le istanze delle Federazioni degli infermieri, dei medici, di veterinari e dei farmacisti, consente un’agilità di procedure e una certezza di risultati che finora aveva spesso bloccato il rinnovo di parecchi Ordini provinciali e rallentato l’iter di quello degli organi direttivi delle Federazioni». Oltre alle novità sui meccanismi elettivi che prevedono non più due, ma tre convocazioni con quorum differenziati rispettivamente a due quinti, un quinto e, in terza convocazione, il voto valido qualunque sia il numero dei votanti e il fatto che le liste presentate sono valide per tutte le votazioni, c’è anche un importante riconoscimento della necessità di dare spazio ai giovani, «principio questo – aggiunge Mangiacavalli - che fa parte del programma Fnopi, che ha proposto la modifica, recepita, al testo originario, del prossimo triennio: a parità di voti tra due o più candidati è proclamato il più giovane, in relazione alla data della deliberazione di iscrizione all’Ordine e nel caso ancora di parità si tiene conto di quella di abilitazione all’esercizio professionale e, nel caso ancora dell’età. È importantissimo che i decreti attuativi della legge siano emanati al più presto – sottolinea la presidente degli oltre 440mila infermieri presenti in Italia - perché è nello spirito della nuova norma rivedere la legge originaria del 1946 e, soprattutto, dare maggiore agilità e maggior potere di controllo e gestione agli ordini per la tutela degli iscritti (ad esempio contro l’abusivismo) e soprattutto per la tutela dei cittadini. Il fatto poi che il decreto sia stato concordato con le Federazioni dei professionisti – conclude - è l’espressione delle nuove sinergie tra professioni che quotidianamente lavorano per i cittadini e i loro bisogni di salute. Insieme possiamo e dobbiamo disegnare e proporre soluzioni per cambiare modelli ormai desueti che non valorizzano a sufficienza l’integrazione professionale. Abbiamo iniziato oggi un cammino proficuo e costruttivo per riconfigurare le relazioni tra professioni a vantaggio dell’organizzazione del Ssn e soprattutto delle persone».


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