Dal governo

Cure transfrontaliere, in Gazzetta la lista delle 94 prestazioni con autorizzazione preventiva

di Barbara Gobbi

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24 Esclusivo per Sanità24

Non solo il ricovero di almeno una notte, ma anche le cure in day surgery e le prestazioni di chirurgia ambulatoriale, terapeutiche e di diagnostica strumentale inserite nell'allegato sull'assistenza specialistica contenuto nei "nuovi" Lea. Questa la gamma dell'offerta sanitaria che, per poter essere fruita da un paziente all'estero, avrà bisogno di autorizzazione preventiva. È quanto dispone il Regolamento in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera soggetta ad autorizzazione preventiva, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 22 maggio, in vigore il 6 giugno prossimo.

Dalle biopsie al drenaggio percutaneo addominale, dalla Tac alla densitometria ossea: sono 94 le prestazioni da pre-autorizzare, e in ogni caso l'elenco è soggetto ad aggiornamento costante. Il criterio è quello indicato dalla "direttiva madre", la 2011/24/Ue e poi declinato dal Dlgs 38/2014, che l'ha attuata: l'autorizzazione preventiva «è limitata alle prestazioni soggette ad esigenze di pianificazione» che hanno a che fare con criteri quali la garanzia di una gamma equilibrata di prestazioni ma anche il controllo dei costi e l'altolà a sprechi di risorse finanziarie, tecniche e umane. Inevitabile che si tenesse conto, con i nuovi Lea nel frattempo intervenuti a ridefinire il perimetro delle cure in ambito Ssn, dell'offerta traghettata sulla day surgery e del nuovo elenco della specialistica ambulatoriale.


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