Dal governo

Grillo: «Rivoluzione nella formazione. Riforma della governance farmaci. Ddl anti-aggressioni»

di Barbara Gobbi

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Sulla formazione post laurea dei medici, una «rivoluzione» che «entrerà a regime nel giro di due anni» e che - «su modello Ue» - punterà a far entrare subito i neo laureati in un percorso di formazione-lavoro, eliminando l'imbuto formativo delle limitate borse disponibili per la specialistica. Sulla governance farmaceutica, una riforma completa del sistema a partire dal payback - è in atto un'interlocuzione tra Mef, Regioni, Aifa e case farmaceutiche - «per arrivare a un punto di caduta, perché ci sono 2 miliardi di euro che ballano e le Regioni sono in difficoltà». Sono queste, insieme al tema caldo delle aggressioni ai medici - «su cui dovremmo essere in grado di produrre un Ddl che in questa fase interviene con intento punitivo» - le priorità indicate dalla ministra Giulia Grillo nel Seguito delle comunicazioni sulle linee programmatiche del dicastero, davanti ai parlamentari delle commissioni Affari sociali e Igiene e Sanità.

I dettagli: «Proprio oggi - ha precisato la ministra - reinsediamo il Tavolo che si aveva già iniziato a occuparsi del tema formazione. Un gruppo folto, tra Regioni, molte sigle sindacali e ovviamente il Miur, che ha dato assoluta disponibilità a risolvere il paradosso di questa «cesoia, tutta italiana, che impedisce ai medici laureati ma non ancora specializzati di esercitare. È un problema ventennale - ha ricordato Grillo - per cui intanto stiamo cercando soluzioni nell'immediato per le Regioni e le specialità che presentano maggiori carenze». Come l'emergenza-urgenza, area critica su cui la ministra Lorenzin aveva consentito deroghe con un decreto «mai applicato, perché le Regioni hanno emesso linee guida che di fatto lo hanno bloccato».

Quanto a farmaci e ticket, Grillo ricorda che l'imput maggiore arriverà dal Tavolo fresco di insediamento (il 1° agosto), che affronterà anche l'aspetto della distribuzione (su cui la presidente della Affari sociali Lorefice ha annunciato un lavoro sistematico, ndr) e che spetterà anche al nuovo Dg Aifa - «che nomineremo al più presto» - portarne avanti le indicazioni. Strettamente connesso, il tema del superticket. Al momento ancora in vigore, ma il ministero sta lavorando alla proposta sui criteri di riparto del Fondino previsto dalla scorsa manovra finanziaria. «Una carezza», ha sottolineato Grillo, ma «cercherò di favorire le fasce di popolazione che hanno difficoltà ad accedere alle cure per motivi socio-economici».

Altra priorità, ma a più lunga scadenza visto che «il problema è atavico» e «incontra molte resistenze», la revisione dei criteri di riparto del Fondo sanitario nazionale. Quello per il 2018 è stato appena assegnato secondo tradizione, ma «ho intenzione di lavorarci, magari insieme a Camera e Senato», ha detto Grillo, considerando indicatori come l'aspettativa di vita e indici di mortalità e morbilità per alcune patologie. Idem per la mobilità sanitaria: tema spinoso che «andrà affrontato in Stato-Regioni».


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