Dal governo

Soccorsi veloci ed efficaci: una luce nel buio del crollo del ponte di Genova

di Er.Di.

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24 Esclusivo per Sanità24

Si scava ancora tra le macerie del ponte Morandi crollato a Genova alla ricerca delle persone disperse. Infuriano le polemiche sulle responsabilità e cresce il numero degli sfollati, mentre domani ci saranno i funerali di Stato, disertati da alcuni familiari delle vittime, scossi da un dolore reso ancora più acuto dalle "passerelle" politiche. Non c'è pace in questi giorni. Solo una piccola ma intensa luce illumina questo Ferragosto buio: la macchina dei soccorsi si è dimostrata, ancora una volta, veloce ed efficace in grado di operare tra le mille difficoltà provocate dai blocchi di cemento del viadotto. E non solo. «Come ministro della Salute - scrive Giulia Grillo in una lettera al quotidiano di Genova, Il Secolo XIX - non posso non esprimere verso il sistema sanitario, un grande senso di soddisfazione e insieme di orgoglio per la capacità che ha dimostrato di saper rispondere con rapidità ed efficacia a una situazione grave e oggettivamente complicata da affrontare».

Un sistema sanitario che ha saputo reggere prontamente all'urto della situazione e di approntare il giusto mix di interventi. «Che erano tanti - ricorda il ministro - e non sempre facili da mettere in opera e da coordinare nei tempi rapidi che la gravità del momento richiedeva».

Dagli interventi sul campo del disastro, agli ospedali, ai volontari delle pubbliche assistenza e ai soccorritori della Croce rossa italiana gli operatori della sanità «hanno lanciato un messaggio di abnegazione e grande senso di responsabilità» un tratto essenziale della sanità pubblica «di cui fanno parte e che tutti si aspettano».

Interventi assicurati anche dalla pronta reazione, dal coordinamento e dal contributo di tutte le Regioni in grado di interagire e assicurarsi reciproca solidarietà. A Genova sono state, tra le altre, in prima fila il Piemonte che ha aperto la Centrale remota per l'organizzazione dei soccorsi sanitari (Cross), una delle due esistenti in Italia insieme a quella di Pistoia, che ha il compito di coordinare per conto del Dipartimento di Protezione civile di Roma l'allerta e l'attivazione di qualsiasi tipo di soccorso sanitario richiesto dalla Regione colpita.

Anche la sanità lombarda ha dato la sua disponibilità a fornire aiuti ai soccorsi impegnati per il crollo del ponte autostradale a Genova con squadre miste soccorritori-vigili del fuoco, mezzi dell'Areu, addetti del 118 in allerta, eventuali posti letto, medici specializzati e sacche di sangue. Lo stesso hanno fatto Toscana e Veneto, pronti a inviare anche elicotteri.

«Davvero un bel momento e un bell'esempio di una buona sanità pubblica - scrive ancora Grillo - che in Italia è più diffusa di quanto le cronache non facciano apparire» . Storie di donne e uomini «che sempre operano in silenzio e con sacrificio perché la macchina delle cure non si fermi».

Una sanità che, nelle intenzioni del Governo, dovrà restare pubblica considerata anche la "pigrizia" talvolta dimostrata dai privati nella gestione del bene comune. Lo ha ribadito il vicepremier Di Maio, parlando di asset strategici per l'Italia, secondo cui «la sanità deve essere pubblica: il nostro obiettivo è di renderla più pubblica possibile. E chi lavora per il pubblico deve lavorare solo per il pubblico».


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