Dal governo

Speranza: «Superticket da abolire progressivamente. Subito il Patto salute»

di Red. San.

S
24 Esclusivo per Sanità24

Superticket da abolire «il prima possibile» e Patto per la salute da fare subito. Questa la doppia indicazione che arriva dal ministro della Salute Roberto Speranza, che è intervenuto al convegno Diritti alla Sanità, organizzato da Cisl Fp, Fnp e Cisl pensionati a Roma. Speranza ha ricordato che «nella nota di aggiornamento al Def c'è un impegno unitario di tutto il Governo a superare progressivamente il superticket e - ha aggiunto - farò in modo che questo "progressivamente" sia il prima possibile». Una risposta alle domande dei giornalisti ma anche al raffreddamento degli entusiasmi che ieri era arrivato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte .

Quanto al Patto per la salute, su cui il ministro martedì scorso ha concordato l'avvio di un tavolo ristretto con le Regioni e il Mef, Speranza ha invece buon gioco ad accelerarne l'attuazione, per altro fuori tempo massimo visto che andava sottoscritto entro il 31 marzo scorso e che alla sua firma è vincolato l'aumento del Fondo sanitario nazionale. «È un documento importante di natura strategica e sono convinto che - ha affermato - nell'ambito di una corretta interlocuzione con le Regioni, come quella avviata, ci siano le condizioni per accelerare. Serve una battaglia culturale per far capire che i soldi per la salute delle persone non sono una banale spesa ma un investimento. I due miliardi in più per la sanità per il 2020 ci consentono di iniziare a fare meglio alcune scelte. Il luogo per farlo è il Patto per la salute».
Pronto il riscontro del presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Stefano Bonaccini: «Abbiamo ricevuto rassicurazioni dal ministro Speranza e entro poche settimane andremo, mi auguro, alla stipula per il Patto per la Salute. Noi ci aspettiamo - ha precisato - da un lato i 2 miliardi di euro per fondo sanitario per il prossimo anno, e questi ci sono stati confermati». Questo ha ricordato, non era scontato e rappresenta «già un primo punto di partenza per noi molto importante». Dall'altro lato, ha aggiunto Bonaccini, «vogliamo quello che non è stato possibile col Governo precedente: entro il 31 marzo di quest'anno avremmo dovuto riscrivere il Patto per la salute, ma non è stato possibile. Non veniva quasi nemmeno convocato il tavolo di lavoro».


© RIPRODUZIONE RISERVATA