Dal governo

Test salivari per gli studenti e la strategia ad interim per contrastare Sars-Cov-2 nelle scuole all'esame delle Regioni

di B. Gob.

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24 Esclusivo per Sanità24

Approda l'ultimo giorno di agosto sul tavolo delle Regioni convocate in via straordinaria dal presidente Massimiliano Fedriga il tema caldissimo della gestione del Covid a scuola nel secondo anno della pandemia. E con l'obiettivo, che pare lontano a meno di due settimane dal ritorno sui banchi, di scongiurare il ricorso alla Dad per il periodo 2021/2022 grazie a "strategie" di coordinamento con il pianeta trasporti. Non mancano accurati rilievi da parte della Commissione Salute, che chiede di coordinare i documenti alla luce dei provvedimenti già assunti o all'esame dell'Iss.
Il primo documento al vaglio dei governatori è il “Piano monitoraggio Sars-Cov2 con test molecolare su campione salivare nelle scuole primarie e secondarie di primo grado”: un piano di monitoraggio della circolazione del virus in ambito scolastico «attraverso una campagna programmata di testing nella popolazione di alunni asintomatici» e volto a ridurre la circolazione virale e l’impatto negativo della pandemia nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Si tratterà di sottoporre a screening in 1-3 plessi sentinella di tutte le 107 Province italiane 110mila alunni al mese, di età compresa tra 6 e 14 anni per una popolazione complessiva di 4,2 milioni di studenti. Nei primi due mesi la raccolta del campione salivare spetterà alle Asl o a personale della Difesa ma poi il test spetterà alle famiglie, opportunamente formate.
La Commissione Salute ha espresso all'unanimità, parere favorevole subordinato all'accoglimento di una serie di punti:
1) a pag. 3 del documento, quanto ai campioni salivari, si parla di un approfondimento che verrà effettuato dal Ministero della Salute sulla eventuale necessità di validazione della metodica. È imprescindibile secondo gli assessori che tale approfondimento sia completato entro l’avvio del piano di monitoraggio e che sia aggiornata la circolare del ministero della Salute del 14 maggio 2021;
2) si chiede una modulistica unica a livello nazionale per informativa e acquisizione del consenso informato;
3) quanto all’accordo con le farmacie per la raccolta dei campioni, si raccomanda fortemente la necessità di un accordo nazionale.
Si sottolinea inoltre la necessità, a latere del documento, di fare con urgenza un punto aggiornato sui test su matrice salivare, sia molecolari che rapidi, in particolare rispetto alla loro valenza per il rilascio del Green Pass e per gli screening.
Il secondo documento all'ordine del giorno delle Regioni sono le "Indicazioni strategiche ad interim per la prevenzione e il controllo delle infezioni da Sars-Cov2 in ambito scolastico (a. s. 2021-2022)". L'obiettivo in questo caso è «presentare le possibili misure di mitigazione/controllo da adottare in relazione ai possibili scenari epidemiologici di diffusione dell’infezione da Sars-CoV-2 nelle comunità scolastiche nel 2021- 2022 alla luce dell’impatto delle misure intraprese nella stagione 2020-2021, dei cambiamenti epidemiologici e dello stato di avanzamento della campagna vaccinale.
Molti i punti rilevati dalla Commissione Salute, che anche in questo caso ha espresso all'unanimità parere favorevole con la richiesta di un immediato confronto tecnico per sciogliere una serie di nodi:
- "Attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado e universitaria svolta in presenza”: il documento - rilevano gli assessori - riporta quanto previsto dal Dl 111, che prevede la facoltà di derogare alla didattica in presenza solo in zona arancione, zona rossa e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai. La tabella, invece, introduce tale deroga anche in zona gialla, cosa che non è prevista dal Dl 111;
- “Uso di mascherine in posizione statica”: nella precedente versione del documento, in zona bianca, era previsto "Non necessario se viene rispettato il distanziamento". Nella versione attuale l’uso della mascherina in posizione statica è previsto sempre. Inoltre è stato inserito quanto previsto dal Dl 111 relativamente alle possibili deroghe all’uso della mascherina per le classi composte da studenti tutti vaccinati o guariti;
- "Uso di mascherine durante lo svolgimento di lezioni di educazione fisica nelle palestre scolastiche": nella precedente versione del documento era previsto l’uso di mascherine in zona gialla e arancione, mentre nella versione attuale l’uso non è mai necessario, nè in zona bianca, nè in zona gialla, nè in zona arancione;
- “Screening diagnostici allargati negli istituti con almeno due casi”: le misure di sanità pubblica da adottare a seguito del riscontro di casi positivi devono essere affrontate in un documento ad hoc, che costituisce la revisione di quanto già previsto dalle misure valide per il precedente anno scolastico 2020-2021. Risulta che tale documento sia in fase di redazione da parte dell’Iss, come specificato a pag. 41. Inoltre non è chiaro perchè tale screening sia previsto solo in zona bianca e non nelle situazioni a maggior rischio (zona gialla e arancione);
- "Didattica a distanza (anche parziale)": in zona bianca e gialla, è previsto che è possibile attivare la Dad solo se non è possibile garantire il distanziamento. Tale punto contraddice quanto riportato all’inizio della tabella, dove, ai sensi del Dl 111, la didattica a distanza è attivabile esclusivamente in zona arancione e rossa e in circostanze eccezionali e di straordinaria necessità, con provvedimento del presidente della Regione o del sindaco.
- "Strumenti di contenimento del virus Sars-CoV-2 nella evenienza di casi sospetti e casi confermati in ambito scolastico”: le misure di sanità pubblica da adottare a seguito del riscontro di casi positivi devono essere affrontate in un documento ad hoc, che costituisce la revisione di quanto già previsto dalle misure valide per il precedente anno scolastico 2020-2021. Risulta che tale documento sia in fase di redazione da parte dell’Iss, come specificato a pag. 41. Nell’attuale documento, invece, è previsto che “per la gestione dei casi sospetti e dei casi confermati rimangono raccomandate le stesse precauzioni previste per l’A.S.2020-2021”;
- a pagina 32 il documento sottolinea l’importanza che il Medico Competente contribuisca a promuovere l’adesione alla campagna di vaccinazione anti-Covid-19. La Commissione Salute evidenzia che è necessario chiarire se interpellare il Garante Privacy, in considerazione delle recenti criticità rilevate dall'Autority sulle iniziative adottate dalle Regioni nell’ambito della campagna di vaccinazione.


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