Toscana: ticket, riorganizzazione del Ssr e tariffe rimodulate per la spending review

di Lucia Zambelli


Due le strade scelte dalla Toscana per far fronte a quello che il governatore Enrico Rossi ha definito senza mezzi termini lo "tsunami" che si profila per il 2013, rappresentato dal decreto governativo sulla revisione della spesa: una è quella della riorganizzazione, l'altra quella della compartecipazione alla spesa sanitaria. I tagli operati dai governi Berlusconi-Tremonti e Monti si traducono per la Sanità toscana in 400 milioni di euro in meno all'anno. «Questi tagli sono insostenibili - ha detto in più occasioni Rossi - ma non per questo dobbiamo stare con le mani in mano. Non vogliamo essere quelli che mandano i conti fuori controllo, ma non vogliamo neppure essere i liquidatori dello stato sociale in Toscana».

Dunque, la scommessa è far fronte ai tagli senza ridurre la qualità dei servizi, anzi, innalzandola. Il processo è già avviato. Le parole chiave sono appropriatezza, riordino, riorganizzazione. «L'obiettivo - chiarisce l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - è cambiare molto al nostro interno, per non cambiare di fatto i servizi offerti ai cittadini, e soprattutto non ridurne la qualità».

I ticket. Dal 3 settembre, intanto, sono partiti, non senza polemiche, i nuovi ticket, che dovrebbero portare nelle casse regionali 53 milioni e, a regime, 80 l'anno. «Nella rimodulazione dei ticket - sottolinea l'assessore Marroni - ci siamo fatti guidare, come sempre nelle nostre scelte, dal principio dell'equità. Abbiamo toccato solo i redditi più alti, sopra i 36.000 euro, continuando a tutelare le fasce più deboli e chiedendo di più a chi ha di più. Equità e universalità devono restare punti fermi del nostro sistema sanitario».

Dunque, continueranno a non pagare il ticket i cittadini con reddito inferiore a 36.151,98 euro l'anno. Per le altre fasce (si veda tabella), l'aumento è stato di un euro per la farmaceutica (da 1 a 2 per la fascia 36.151,98-70.000 euro, da 2 a 3 per quella 70.001-100.000 euro, da 3 a 4 per quella oltre i 100.000 euro). Da 70.001 euro in su, è prevista la compartecipazione anche per i malati cronici e i pazienti affetti da malattie rare. Per il ticket sulla farmaceutica, è stabilita una compartecipazione massima annua (anno solare) di 400.000 euro per ogni utente. Restano esenti tutte le categorie che lo erano già prima.

Per la specialistica, niente ticket per la fascia sotto i 36.151,98 euro. Per le altre, il ticket raddoppia: da 5 a 10, da 10 a 20, da 15 a 30 si veda tabella). La novità è il contributo fisso di 10 euro introdotto per la digitalizzazione delle procedure diagnostiche per immagini, cioè Rm, Tc, scintigrafie, Rx, ecografie. Il contributo è richiesto anche nei pronto soccorso, in tutti quei casi in cui la prestazione non venga seguita dal ricovero. Anche per questo contributo sono previste categorie di esenzione: le stesse già individuate per la farmaceutica, alle quali si aggiungono i titolari di assegno sociale e loro familiari a carico, e i titolari di pensione minima.

Ticket anche per la procreazione medicalmente assistita, differenziato in base alla tariffa della prestazione, e applicato a tutti gli utenti, indipendentemente dalla fascia di reddito: si va dai 100 euro a ricetta per l'inseminazione intrauterina ai 500 per la fecondazione in vitro.
Per il 2012 continuerà a valere il doppio canale: reddito fiscale familiare e Isee. Dal 1° gennaio 2013 è previsto esclusivamente lo strumento Isee.

Riorganizzazione del Ssr. La Toscana è da tempo impegnata nell'adozione di iniziative volte alla razionalizzazione delle risorse, pur nel mantenimento del livello e della qualità dei servizi. Insomma, la spending review in Toscana si sta già facendo da tempo. Si tratta ora di proseguire in maniera ancora più decisa nel lavoro di ottimizzazione già avviato. Sono già al lavoro le commissioni che metteranno a punto la riorganizzazione della Sanità in Toscana in tutti i suoi settori: per esempio, il raggruppamento dei medici di famiglia in maxistudi aperti tutto il giorno, o la creazione di strutture "intermedie" tra casa e ospedale. Iniziative che la Toscana ha messo in cantiere da tempo, inserite ora dal ministro Balduzzi nel decreto Sanità. Dieci i capitoli di revisione: l'intervento dell'assistenza ospedaliera e territoriale (riduzione dei ricoveri impropri, riclassificazione dei posti letto, ridefinizione dello schema delle unità operative ecc.); la riorganizzazione dell'emergenza in tre centrali di Area Vasta; la riorganizzazione in Area Vasta dei laboratori di analisi; l'unificazione in tre poli del settore della lavorazione del sangue; il riordino dei servizi della prevenzione collettiva e di quella individuale; la ridefinizione dei rapporti con il privato accreditato; lo sviluppo tecnologico e dei sistemi informativi; la rinegoziazione dei contratti e la ristrutturazione delle gare per beni e servizi; la politica del farmaco.

Alle aziende sanitarie e a tutti gli enti del Ssr, la Regione ha chiesto anche, entro il 30 settembre 2012, una ricognizione delle proprie strutture in locazione, e la definizione di una puntuale tempistica di dismissione.
<CF3>Il nuovo tariffario. </CF><CS9.2>Insieme alla delibera sui ticket e a quella sulla riorganizzazione del servizio sanitario regionale, nella stessa seduta la giunta ha approvato anche il nuovo tariffario delle prestazioni dei Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie, con una rimodulazione delle tariffe che tiene conto anche dell'aggiornamento Istat per il 2012.