«Ancora troppi gli sprechi in Sanità, dalle analisi cliniche ai trapianti»: la denuncia di Federanziani

di Barbara Gobbi

Regioni "sprecone" a tutto danno dei cittadini, tra crescita della spesa sanitaria, trend in aumento delle attività di analisi di laboratorio, ticket e troppi centri trapianto. La denuncia arriva da Federanziani, che questa mattina a Roma ha presentato il suo compendio Sic Sanità in cifre 2011.
Giunto alla VI edizione, il compendio passa in rassegna i bilanci delle Asl, delle aziende ospedaliere, degli Irccs e le banche dati del ministero, delle Regioni e degli organismi che si occupano del comparto.

«Ogni anno viene bruciato un miliardo e mezzo perché in Sanità si spende male per la mensa, per le pulizie, per la lavanderia, per le utenze telefoniche. Mentre si dovrebbe imparare a mettere ordine in queste voci: non si capisce come in alcune Regioni si risparmia e in altre no», commenta Roberto Messina, presidente di Federanziani. «Che rilancia: nel triennio preso in esame dall'analisi, 2007-2009, sono stati depauperati circa 4,5 miliardi in sprechi ingiustificabili. Contribuendo così alla diminuzione dell'erogazione dei Lea e inficiando il diritto alla salute».

A fronte di un trend di spesa che si conferma crescente, segnando tra il 2000 e il 2010 un +60%, pari a 110,6 miliardi, sono i cittadini - sottolineano gli esperti che hanno stilato il rapporto - a sopportare il peso maggiore. Il ticket pro capite è passato da 14,3 del 2009 a 21,8 euro del 2011; non diminuisce il volume delle attività di laboratorio (1,3 miliardi di prestazioni in un anno) e sono 50 i centri trapianto dislocati sul territorio, con una media annuale di poco più di 60 interventi ciascuno. «Appare inutile - chiariscono da Federanziani - lo spreco di una presenza di ben 5 centri trapianto nel Lazio, tutti peraltro nella sola città di Roma».

Infine, vengono al pettine gli sprechi per alcuni parametri di bilancio delle Asl tenuti sotto osservazione del Centro studi, ovvero pulizia e lavanderia, alimenti e mensa, utenze telefoniche, spese legali, riscaldamento e assicurazioni. nel triennio preso in esame «hanno depauperato le casse dello Stato per circa 4,5 miliardi di euro in sprechi ingiustificabili».