Istat, annuario statistico 2012: giudizio positivo dei cittadini sulla salute e crescono le cure domiciliari

Cresce la spesa pubblica per la protezione sociale. Ammonta infatti a circa 469 miliardi di euro la spesa sostenuta in Italia nel 2011 pari al 29,7% del Pil.

E' quanto sottolinea l'annuario statistico dell'Istat 2012 presentato oggi.

Quasi 438 miliardi (93,2% della spesa totale) sono stati spesi dalle amministrazioni pubbliche, destinati per 418 miliardi alle prestazioni per i cittadini (l'1,4% in più dell'anno precedente), con un'incidenza del 26,5% sul Pil e del 55,7% sulla spesa pubblica corrente. Alla previdenza va la fetta più grande di risorse. Più di due terzi della spesa per prestazioni delle amministrazioni pubbliche si concentra nella previdenza (67,2%), alla sanità è destinato il 24,9% e all'assistenza il restante 7,9%. L'incidenza sul Pil è pari al 17,8% per la previdenza, al 6,6% per la sanità, al 2,1% per l'assistenza.

Oltre metà della spesa è finanziata dai contributi sociali. Tra le fonti di finanziamento dell'intero sistema di protezione sociale, i contributi sociali rappresentano il 52,9% del totale (56,3% nel 2008). Tra il 2008 e il 2011 i contributi sociali effettivi a carico dei datori di lavoro crescono in media dello 0,1% in linea con la crescita registrata per la quota di contributi a carico dei lavoratori indipendenti, mentre quelli a carico dei lavoratori dipendenti si riducono dell'1%. La seconda voce rilevante, pari al 46,2%, è quella delle contribuzioni diverse, costituita in gran parte da trasferimenti statali (73,5% nel 2011, contro il 67,3% del 2008).

Per quanto riguarda la sanità nel 2012, il 71,1% della popolazione ha fornito un giudizio positivo del proprio stato di salute: la percentuale é più alta fra gli uomini (75,3%) che fra le donne (67,1%).

Nel 2009 l'assistenza sanitaria territoriale conta circa 46.000 medici di base, 7,7 ogni 10 mila abitanti in italia.

Sebbene il contratto dei medici di medicina generale preveda che si possano assistere fino a un massimo di 1.500 pazienti, il valore medio nazionale si attesta a 1.134 assistiti per medico.

Sono, invece, 7.700 I pediatri, nove ogni 10 mila bambini fino a 14 anni. Sul territorio nazionale, ogni 100 mila abitanti operano circa 16 ambulatori e laboratori pubblici e privati convenzionati (in lieve calo negli ultimi tre anni) e 4,9 servizi di guardia medica (anch'essi in calo). Il progressivo invecchiamento della popolazione spiega, invece, la crescita progressiva, da 475 mila nel 2007 a 533 mila nel 2009, dei pazienti assistiti al proprio domicilio, l'84% dei quali é ultrasessantacinquenne.

Cresce in Italia il numero dei pazienti assistiti a domicilio. In due anni, dal 2007 al 2009, il numero dei cittadini che hanno ricevuto le cure a casa è passato dal 475 mila a 533 mila (+58 mila). Un dato che conferma il progressivo invecchiamento del Paese. L'84% dei pazienti assistiti a domicilio e' infatto over 65.

Il rapporto fa anche la conta del numero dei medici in relazione agli abitanti. Sono circa 46 mila i medici di famiglia, 7,7 ogni 10 mila abitanti. Sono invece 7.700 i pediatri, 9 ogni 10 mila bambini fino a 14 anni. E ancora: ogni 100 mila abitanti operano circa 16 ambulatori e laboratori pubblici e privati convenzionati (in lieve calo negli ultimi tre anni) e 4,9 servizi di guardia medica (anch'essi in calo).