L'Istat: il 39% delle persone con problemi di salute incontra forti limitazioni nel lavoro

di Barbara Gobbi

Accusare problemi di salute o difficoltà funzionali condiziona fortemente l'accesso al mercato del lavoro e lo svolgimento ordinario della propria attività. A certificare un dato che potrebbe sembrare ovvio interviene un nuovo rapporto Istat , secondo cui il 38,9% delle persone con una salute la cui precarietà sia imputabile a un solo problema subiscono forti limitazioni. Mentre oltre il 50% di chi soffre di più di un problema è professionalmente inattivo.

Nel II trimestre 2011, entrano nel dettaglio i ricercatori, 6 milioni 556 mila persone tra i 15 e i 64 anni (16,5% della popolazione di questa fascia di età) dichiarano di essere affette da una o più malattie croniche o da problemi di salute di lunga durata o di avere difficoltà funzionali.

Il 38,9% (2 milioni e 549 mila) delle persone che hanno problemi di salute o difficoltà funzionali dichiara di avere limitazioni sul lavoro causate da cattive condizioni di salute; un milione 708 mila persone si sentono limitate nel numero di ore di lavoro settimanali che possono svolgere; 2 milioni 347 mila nel tipo di lavoro e nelle mansioni; circa un milione nel raggiungimento del posto di lavoro.
Il 40,6% delle donne e il 36,9% degli uomini affermano di avere almeno una limitazione nel lavoro tra quelle considerate (nel numero di ore di lavoro, nel tipo di lavoro che possono svolgere, negli spostamenti casa-lavoro). Le quote sono più alte nel Mezzogiorno - ricordano ancora dall'Istituto di statistica - e aumentano con l'avanzare dell'età, raggiungendo il 42,8% tra le persone prossime all'età pensionabile (55-64 anni).
Quasi la metà degli inattivi tra 15 e 64 anni con problemi o difficoltà funzionali lamenta almeno una limitazione nell'eventuale svolgimento di un'attività lavorativa, causata dalle proprie condizioni di salute, contro il 28,5% degli occupati.
Tra gli occupati che lamentano cattive condizioni di salute, circa (e solo) uno su 10 può contare su una o più forme di assistenza sul proprio posto di lavoro: disponibilità di attrezzature speciali o adattamenti all'ambiente di lavoro, assistenza personale, flessibilità nelle modalità di prestazione lavorativa. Tra le persone che non hanno un lavoro, invece, oltre un quarto (26,6%) dichiara che avrebbe bisogno di usufruire di almeno una delle forme di assistenza per poter lavorare.

Oltre un milione e mezzo di individui con problemi di salute o difficoltà funzionali (24,2% della popolazione 15-64 anni nelle stesse condizioni) riferisce di avere almeno una limitazione, diversa dai problemi di salute, nello svolgimento di un'attività lavorativa. Tra questi, circa un milione di persone (30,5% della popolazione con le stesse caratteristiche) lamenta più problemi di salute o difficoltà funzionali, mentre 540 mila ne dichiarano solamente uno (17,3%).
La quota è molto più bassa tra le persone che non dichiarano problemi di salute; si tratta, infatti, di 2 milioni e 617 mila individui pari all'8,7% della popolazione di 15-64 anni che non riferisce problemi di salute.