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Il Texas tenta il colpo di mano contro l'aborto. Ma una senatrice democratica parla per dieci ore in piedi e blocca il provvedimento

In scarpe da ginnastica rosa, la senatrice democratica texana Wendy Davis è senza dubbi la donna del giorno: con una maratona oratoria di dieci ore in piedi, ha impedito che il voto su un provvedimento fortemente restrittivo sull'aborto venisse effettuato prima della mezzanotte, quando la sessione scadeva. E ha costretto il vicegovernatore del Texas David Dewhurst a dichiarare il voto non valido, tra le proteste dei repubblicani.

Caos e confusione hanno dominato la sessione speciale del Senato dedicata a un provvedimento molto controverso, che avrebbe bandito la maggior parte degli aborti oltre la ventesima settimana di gravidanza e decretato un giro di vite sugli standard delle cliniche abortive e sui medici, prevedendo innanzitutto che ogni centro disponga di sale chirurgiche. Un requisito che di fatto avrebbe impedito l'attività di 37 delle 42 cliniche che praticano aborti in Texas, uno Stato vastissimo con 26 milioni di abitanti.

Non è un caso che sia stata Wendy Davis ad affrontare la lunghissima oratoria. Ragazza madre, è riuscita comunque a conseguire una laurea alla Harvard Law School e poi a dedicarsi alla carriera politica. Durante la maratona è riuscita a rispettare le regole texane secondo cui mentre si parla non bisogna sedersi né interrompere. Lo ha fatto spostando frequentemente il peso del corpo da un'anca all'altra, camminando intorno al banco e leggendo le sue note, incurante delle urla degli attivisti prolife che le gridavano "vergogna". Ha letto commossa, tra le altre cose, alcune testimonianze di donne che avrebbero duramente subito gli effetti della nuova legge.

Ma il suo - va sottolineato - non è un record. Nel 1977 il senatore Bill Meier parlò per 43 ore.