The Lancet: «Sigarette elettroniche efficaci quanto i cerotti per dare l'addio alla nicotina»

Le sigarette elettroniche sono efficaci tanto quanto i cerotti alla nicotina come metodo per aiutare i fumatori a dire addio al pacchetto. E' quanto rivela il primo studio organizzato per confrontare questi due sistemi "anti-bionde", i cui risultati sono stati presentati al congresso della European Respiratory Society (Ers) in corso a Barcellona e pubblicati su "The Lancet" . Si tratta del secondo trial controllato di valutazione delle e-cig e conferma che con questo dispositivo o con il patch si ottengono tassi di successo simili: i tabagisti sono riusciti a non fumare per 6 mesi in entrambi i casi, dopo 13 settimane di utilizzo dei due diversi metodi.

L'indagine è stata guidata da Chris Bullen, direttore del National Institute for Health Innovation dell'università di Auckland in Nuova Zelanda: il team di ricercatori ha reclutato 657 fumatori attraverso annunci pubblicati sui giornali locali. I partecipanti erano tutte persone che volevano smettere di fumare e sono stati divisi in tre gruppi: poco meno di 300 hanno ricevuto una sigaretta elettronica e un kit per l'uso di 13 settimane, inclusi liquidi con un contenuto di nicotina pari a 16 mg. Altrettanti hanno ricevuto una fornitura di cerotti alla nicotina, mentre un minor numero di partecipanti (73) ha ricevuto uno speciale placebo, ossia una 'e-cig' che non conteneva nicotina. Al termine delle 13 settimane di uso dei dispositivi e dopo 3 mesi di follow-up, i partecipanti sono stati sottoposti a test per stabilire se erano riusciti a rimanere lontani dal pacchetto. Al termine del periodo di studio di 6 mesi, circa uno su 20 partecipanti allo studio (complessivamente il 5,7%) era riuscito a rimanere in totale astinenza da fumo.

La percentuale di partecipanti che hanno smesso di fumare con successo è risultata più alta nel gruppo delle e-cig (7,3% contro 5,8 % nel gruppo dei cerotti alla nicotina e 4,1 % nel gruppo placebo), ma queste differenze non sono risultate statisticamente significative. I risultati suggeriscono dunque un'efficacia paragonabile fra le sigarette elettroniche e i cerotti alla nicotina per aiutare le persone a smettere per almeno 6 mesi. Inoltre, non è stata rilevata alcuna differenza statisticamente significativa nei cambiamenti negativi per la salute riferiti dai partecipanti dei due gruppi. Infine, coloro che non erano riusciti a smettere di fumare dopo 6 mesi hanno comunque ridotto maggiormente il consumo di sigarette nel gruppo e-cig rispetto a quello del cerotto e al placebo: oltre la metà (57%) di coloro che hanno usato la sigaretta elettronica ha ridotto il consumo giornaliero di sigarette di almeno la metà dopo 6 mesi, rispetto al 41% dei volontari che hanno utilizzato patch o del gruppo placebo.

«Il nostro studio - dice Bullen - rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la valutazione delle prestazioni della e-cig rispetto al cerotto alla nicotina. Ma c'è ancora molto da sapere sugli effetti e l'efficacia a lungo termine di questi dispositivi. Data la loro crescente popolarità in molti Paesi, l'inconsistenza e l'incertezza normativa di accompagnamento, sono urgenti studi più grandi e più a lungo termine». «L'introduzione delle e-cig sul mercato ha causato un certo dibattito tra i professionisti sanitari - commenta il presidente dell'Ers Francesco Blasi -. La nostra posizione è chiara: abbiamo bisogno di ulteriori ricerche sugli effetti positivi o negativi di questi prodotti. Questo studio rappresenta un passo avanti, ma abbiamo ancora bisogno di studi clinici indipendenti, a lungo termine e studi comportamentali. E' essenziale anche che ci si concentri sulla sicurezza di questi dispositivi. Finché non saranno disponibili questi dati, i decisori politici devono procedere con cautela su come regolare l'uso di questi dispositivi».