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Healthcare roadmap 2030: ecco gli esiti della consultazione pubblica promossa da Action institute

di Barbara Gobbi

Un Sistema sanitario nazionale non soltanto sostenibile ma anche capace di definire standard internazionali di qualità, in grado di attrarre talenti e investimenti dal resto del mondo. E in cui il finalmente conquistato empowerment del paziente stimoli allo stesso tempo la competitività e la qualità del sistema. Non è un miraggio, ma la "visione" - presentatata oggi a Roma - promossa da Action Institute, il think thank fondato nel 2012 per pensare e offrire risposte alla crisi economica e sociale che ha messo in ginocchio il Paese.

Ne è scaturita innanzitutto la pubblicazione dell'Healthcare Roadmap 2030, cornice sistematica basata su 4 pilastri (vedi sintesi in basso) e già parzialmente esplicitata da due documenti su managerialità in sanità e piani di rientro.

Ora è la volta della consultazione pubblica sugli aspetti critici del Servizio sanitario nazionale così com'è oggi: in 35 giorni (a partire dal 13 gennaio 2014) sono stati raccolti i contributi di 118 interlocutori, di cui 38 rappresentativi di istituzioni pubbliche nazionali e regionali.

Gli interventi sono stati raggruppati seguendo la struttura della Healthcare Roadmap, quindi prima per sezione (Vision e Core Values, Pilastri di Riforma. Sviluppo) e poi per tipologia di stakeholder.

Presentata oggi a Roma, al capitolo Vision e Core Values la consultazione fa emergere soprattutto il ruolo cruciale che gli operatori del Ssn assegnano alla prevenzione, primaria e secondaria, nel ridurre la domanda di cure, soprattutto per patologie croniche non trasmissibili come il diabete.

Altro tema discusso è l'integrazione tra servizio sanitario pubblico e privato, con spunti legati alla politica di tariffazione e agli effetti redistributivi distorsivi che un mancato bilanciamento tra pubblico e privato può generare.

Quanto infine all'ultima parte dedicata allo "Sviluppo", «si espone la necessità di integrare la Roadmap - si legge nella sintesi Action Institute - con proposte riguardanti la formazione del capitale umano, il ruolo dell'assistenza domiciliare e il ruolo delle imprese bancarie nel contribuire all'innovazione».

La sintesi dei risultati

Pilastro 1: Rafforzamento della governance con l'obiettivo di rafforzare le tutele e le capacità di governo e controllo del sistema. Emergono i temi della governance del sistema, spesso caratterizzata da carente comunicazione tra aziende e Regioni committenti, e della limitata competitività del mercato del farmaco, dove persistono ostacoli all'adozione di farmaci generici e inefficienze nella gestione della spesa farmaceutica.

Pilastro 2: Empowerment dei pazienti attraverso accresciuta trasparenza ed elevata disponibilità pubblica di dati sanitari con l'obiettivo di favorire la piena capacità di scelta dei pazienti ed esercitare una tensione positiva all'aumento di produttività di chi eroga i servizi. A questo pilastro si riferiscono gli interventi circa la trasparenza e l'accesso pubblico ai dati sanitari, che consentirebbero ai cittadini una libertà di scelta più ampia e alle imprese una condivisione di informazioni rilevanti, soprattutto in campo di ricerca biomedico.

Pilastro 3: Definizione di un chiaro sistema di incentivi e consequence management con l'obiettivo di orientare chi gestisce i servizi a ottimizzare la performance sanitaria fornendogli adeguati poteri di gestione. Gli interventi si focalizzano sull'urgenza di riformare i criteri valutativi della performance delle strutture sanitarie, attraverso l'istituzione di un organismo indipendente, oggettivo e trasparente che utilizzi metodi uniformi e standardizzati

Pilastro 4: Revisione del modello di finanziamento in base ai risultati e non ai costi sostenuti al fine di incentivare e premiare i comportamenti virtuosi. I commenti inerenti a questo pilastro ridefiniscono i criteri di finanziamento e il sistema di incentivi, con riflessioni anche sul meccanismo di attribuzione dell'Irap e sul ruolo delle assicurazioni in ambito sanitario.