Europa e mondo

Cure sanitarie, escludere i migranti irregolari è una scelta anti economica (oltre che poco umanitaria)

di Irene Giuntella

L'esclusione dalle cure mediche dei migranti irregolari, non è solo simbolo di un'umanità miope, è anche una scelta poco economica. E' quanto affermaun report dell'Agenzia Ue per i diritti fondamentali (FRA) ,risulta infatti più costoso per le casse degli stati negare le visite mediche ai migranti irregolari e dover poi intervenire solo in situazioni di emergenza che non prevenire con le cure adeguate.
L'analisi si focalizza in particolare sui casi clinici di ipertensione e cure prenatali in Grecia, Svezia e Germania. Un anno di accesso alle cure per l' ipertensione avrebbero portato un risparmio del 9% in Grecia e Germania e dell'8% in Svezia, considerando i costi degli interventi di urgenza. Su un arco temporale di cinque anni i risparmi sarebbero tra il 12% e il 13%, mentre su un trattamento lungo tutta la vita il risparmio salirebbe al 16%. Ciò sarebbe importante anche per la prevenzione di futuri attacchi di cuore e ictus.

In Germania ogni mille migranti si riuscirebbero a prevenire 344 ictus e 239 infarti, in Grecia 355 ictus e 222 infarti, in Svezia 331 ictus e 220 attacchi di cuore. Anche sul fronte delle cure prenatali si otterrebbero dei risparmi prevenendo malattie o complicazioni che con un corretto trattamento prima della nascita del bambino si sarebbero potute evitare come ad esempio i costi aggiuntivi per i bambini che nascono sottopeso da donne che non hanno avuto un opportuno monitoraggio. Anche in questo caso in Germania e in Grecia si registrerebbero risparmi di circa il 48% che crescerebbero invece in Svezia arrivando al 69% nel corso di due anni di cure. I benefici anche sulla salute non sarebbero pochi: gli ictus portano a limiti sociali ed economici per l'individuo e la società e i bambini che nascono sottopeso possono presentare conseguenze durante l'arco della vita, da paralisi cerebrali, perdita della vista ma anche influenzare sulle performance a scuola. Importante secondo la FRA è garantire non solo un'assistenza di emergenza ma l'accesso alle cure primarie: visite mediche, possibilità di ricevere medicine, seguire le madri nel periodo prenatale e anche post natale oltre che i nuclei familiari con piani di assistenza e consultori.

Focus Italia
Nel nostro Paese, secondo quanto riporta un altro studio dell'Agenzia Ue per i diritti fondamentali del 2012 i migranti irregolari per poter accedere alle cure di emergenza ed essenziali devono dichiarare in un documento scritto di non avere la possibilità di pagare il trattamento. Questo documento permette loro di ricevere le cure primarie e secondarie offerte dalle istituzioni , ma non di poter essere visitati da un medico generico per cui devono invece ottenere un codice di straniero residente temporaneamente (Stranieri Temporaneamente Presenti STP). Quest'ultimo è valido per sei mesi, può essere rinnovato e copre anche cure preventive. Firmando la dichiarazione di stato di povertà il migrante potrebbe accedere all'assistenza gratuita, eccetto i casi che prevedono un ticket richiesto ad ogni cittadino. Alcune regioni hanno elaborato specifici provvedimenti legali per garantire un accesso più ampio all' assistenza sanitaria ai migranti.


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