Europa e mondo

Save the children: «I bambini siriani ad alto rischio di disturbi mentali»

Il recupero psicologico dei bambini in fuga dalla crisi siriana e il loro sviluppo a lungo termine sono in serio pericolo a causa della mancanza cronica di finanziamenti dedicati alla protezione dei bambini, al numero esorbitante di rifugiati, e delle scarse risorse nei paesi ospitanti. A lanciare l'allarme è Save the Children, che spiega: all'interno della Siria, ben un quarto dei bambini sono a rischio di sviluppare un disturbo mentale, e i sempre crescenti bisogni psicologici di milioni di bambini siriani e iracheni sfollati rimangono ancora ampiamente insoddisfatti. «Le ripercussioni per il futuro della salute mentale di un'intera generazione potrebbero essere catastrofiche», avverte Ian Rodgers, direttore di Save the Children in Libano. «Oltre agli evidenti danni psicologici, causati dall'aver assistito ad eventi traumatici e violenza estrema, ci sono una miriade di cause secondarie che non vengono adeguatamente monitorate e sono spesso trascurate, elementi che quotidianamente posso cagionare danni psico-sociali ad un bambino che è stato sradicato dalla sua vita e trapiantato in una nuova comunità».
Il nuovo rapporto“Infanzia all'ombra della guerra” di Save the Children , offre un intenso scorcio della vita quotidiana, con le relative pressioni e gli oneri a cui sono sottoposti i bambini rifugiati siriani nelle comunità ospitanti in Libano e nella regione del Kurdistan iracheno, e i bambini iracheni sfollati interni.


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