Europa e mondo

Ospedali nel mondo/ Il Magee Women’s Hospital in Pennsylvania

di Francesca Malandrucco

All'inizio doveva essere solo un reparto di ginecologia altamente specializzato, nato da una costola del vecchio ospedale di Erie, con cui è collegato da un lungo corridoio sotterraneo. Dopo un anno e mezzo di progettazioni e oltre tre anni di lavori è diventato uno dei 10 migliori ospedali americani di ostetricia e ginecologia.

L'Hamot Women's Hospital di Erie in Pennsylvania, appena ribattezzato con il nome di Magee Women’s Hospital - Upmc Hamot Campus, fa parte del Upmc Hamot Medical Center di Pittsburgh, che possiede una rete di oltre 20 ospedali concentrati soprattutto negli Stati Uniti. È stato inaugurato nel gennaio del 2011, quattro mesi in anticipo rispetto ai tempi previsti dal piano dei lavori, ed è costato circa 50 milioni di dollari, tutti soldi raccolti da finanziatori privati.
Lo studio americano Rectenwarld Architects Inc, lavorando al progetto, ha voluto ricreare all'interno dell'ospedale quell'atmosfera rilassata e sospesa che caratterizza l'ambiente esterno. Il Magee-Woman’s Hospital, infatti, si affaccia sulla baia di Erie e guarda direttamente il parco naturale dell'isola di Presque, legata alla terraferma da una sottile lingua di sabbia.
Da qui la scelta attenta dei materiali e dei colori. La struttura dell'ospedale, cinque piani di acciaio e cemento, occupa un'area di 13mila metri quadrati, incluso il parcheggio riservato agli ospiti. È stata ricoperta all'esterno con i mattoncini rossi e la pietra naturale. Anche all'interno tornano gli elementi della natura come l'acqua del lago, il legno degli aceri americani e la terra. Ogni piano, poi, ha un suo colore dominante, che varia dal blu all'oro, dal rosso al terracotta, per aiutare ospiti e visitatori ad orientarsi.
All'ingresso un grande mosaico in ceramica raccoglie i volti di centinaia di donne che sembrano voler raccontare la loro storia. Sono state messe insieme da un artista di Erie. L'opera, “Focus on the face of the women”, ripropone anche il leitmotiv della campagna lanciata prima dell'inizio dei lavori per raccogliere i fondi destinati all'ospedale.
Sempre nella lobby, una fontana lunga 40 piedi, poco più di 13 metri, divide l'ingresso dell'ospedale dal “security check in desk”.

È un vero e proprio muro d'acqua coperto da pannelli di cristallo e serve a separare l'area di accesso pubblico da quella dove solo le pazienti e i loro parenti possono entrare. Da qui, infatti, inizia il triage con le prime stanze per gli esami e i controlli.
Complessivamente l'ospedale ha 200 dipendenti, 5 sale operatorie e 103 posti letto, di cui 72 per le degenze, 10 riservati al parto, 12 di Pacu (post-acuzie), e 9 per il triage. Le prestazioni offerte cercano di coprire tutte le esigenze del mondo femminile, dai servizi di ostetricia e ginecologia, alle cure della fertilità, all'unità intensiva neonatale (Nicu).

Ogni anno il Magee-Women’s Hospital registra circa 2400 ricoveri, 1000 operazioni di ginecologia, 350 accessi al reparto di neonatologia. La degenza media delle pazienti non supera le 48 ore, che salgono a 72 nel caso dei parti cesarei o delle operazioni più delicate. Mentre la permanenza media dei piccoli pazienti nell'unità intensiva neonatale è di 21 giorni.
Se il primo piano del nosocomio è destinato alla lobby, all'accettazione e alla triage, al secondo piano si trova il reparto con 24 posti letto di Nicu, un ampio open space creato per rendere più gradevole e meno stressante la permanenza di genitori e neonati. Qui non c'è la luce diretta naturale. L'illuminazione artificiale è filtrata da grossi pannelli a forma di nuvola o di albero e proiettata verso il soffitto per rendere l'atmosfera più ovattata. Sullo stesso piano c'è anche un'area lounge riservata ai genitori per aiutarli a rilassarsi e due “care parents room”, dove le mamme possono trascorrono l'ultima notte prima di riportare a casa i neonati.
Il terzo piano è dedicato alle partorienti e a chi deve sottoporsi a delicate operazioni di ginecologia. Qui sembra di essere più in una spa che in un ospedale. Le stanze per le future mamme, tutte singole, sono dotate di ogni confort, inclusa una vasca da dedicare all'idroterapia e all'idromassaggio. Sullo stesso piano anche le stanze riservate al post-acuzie. Gli ultimi due piani, invece, sono destinati da una parte a chi ha appena partorito, dall'altra ai parti ad alto rischio. Oltre alle stanze private, per neo mamme e neonati, c'è anche un piccolo nido dove eventualmente lasciare i piccoli per qualche ora.
Dal dicembre dello scorso anno il Magee-Women’s Hospital non ha cambiato solo il suo nome, ma ha annunciato anche che avrà un campus dove sviluppare ricerca e cure mediche all'avanguardia, anche queste rigorosamente riservate all'universo femminile.

Il Magee Women’s Hospital in numeri
• 2011, l'anno in cui è stato inaugurato
• 50 milioni di dollari, il costo dell'opera
• 13mila metri quadrati, la superficie totale dell'ospedale
• 1 parcheggio riservato
• 5 i piani
• 103 posti letto
• 1 reparto di unità intensiva neonatale
• 2.400 ricoveri all'anno
• 1.000 operazioni di ginecologia
• 350 accessi al reparto di neonatologia
• 48 ore, è la degenza media dei pazienti
• 21 giorni, è la permanenza media nel Nicu
• 200 unità, il personale impiegato


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