Europa e mondo

Oms: mortalità materna dimezzata, ma un decesso su 4 per cause indirette rispetto al parto

La mortalità materna si è ridotta del 43% negli ultimi 25 anni, passando dalle 532 mila vittime del 1990 a 303mila di quest'anno, con un rapporto globale stimato di 216 morti materne ogni 100mila nascite, in netto calo rispetto al 1990 in cui erano 385mila. Ma nel mondo più di un quarto dei decessi materni è dovuto a cause indirette rispetto alla maternità (ad esempio diabete di tipo 2 e ipertensione), condizioni spesso preesistenti all'inizio della gravidanza. Lo rivela uno studio pubblicato oggi in un'edizione speciale del Bollettino dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e condotto da esperti in Messico e negli Stati Uniti, secondo cui, se da una parte nei Paesi a reddito medio-basso il numero delle donne che muoiono per condizioni correlate alla gravidanza e al parto è diminuito rispetto a 10 anni fa, cresce il rischio che le malattie non trasmissibili possano compromettere i recenti progressi compiuti per il miglioramento della sopravvivenza materna.
La riduzione drastica della mortalità materna è avvenuta anche in Italia, che si colloca nella top ten mondiale dei Paesi con i più bassi tassi di mortalità materna. «Per ridurre i decessi materni dovuti a cause indirette, gli specialisti in ostetricia e gli altri operatori sanitari che assistono le donne durante la gravidanza e il post partum devono essere formati per prendersi cura della salute della donna in modo olistico e non solo della sua gravidanza», ha dichiarato la Flavia Bustreo, vice direttore generale per la Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini presso l'Oms, che ha aggiunto: «La nuova Strategia Globale per la salute delle donne, dei bambini e degli adolescenti (2016-2030) propone ai governi alcune azioni chiave che è possibile intraprendere per porre fine a tutte le cause evitabili di mortalità materna». Il decesso materno (ovvero la morte della donna durante la gravidanza, il parto o nei 42 giorni dopo tale evento) è un parametro importante del livello di sviluppo di un Paese ed è indicativo dell'efficienza del sistema sanitario. A livello globale, negli ultimi 25 anni, quasi 11 milioni di donne hanno perso la vita per dare alla luce il loro bambino o per complicanze durante la gravidanza, una cifra pari agli abitanti di Londra e Berlino.


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