Europa e mondo

Efpia su Brexit, ora tutelare i pazienti. Ema goodbye Londra?

di L.Va.

La Brexit preoccupa l'industria del farmaco europea, che all'indomani del voto britannico sottolinea l'esigenza di mettere «al centro di tutte le decisioni successive il paziente». «In un momento in cui tutti i soggetti coinvolti nel settore sanitario europeo stanno considerando le implicazioni della decisione del Regno Unito di lasciare l'Unione europea, l'Efpia», European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations, sottolinea in una dichiarazione «l'importanza di assicurare che il paziente è al centro di tutte le decisioni successive».

Ema: addio Londra?
Da più parti nei giorni scorsi si è ricordato che il voto non potrà non influire sulla permanenza a Londra dell'Ema (Agenzia del farmaco europea): l’Ema potrebbe venire in Italia, come suggerito da Farmindustria?

Tornando all’Efpia, l’ente «condivide l'obiettivo comune di garantire un rapido accesso ai farmaci innovativi per i pazienti in tutta Europa, nonché lo sviluppo di un contesto normativo e politico che promuove l'innovazione e sostiene la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci per soddisfare le esigenze dei pazienti, dei sistemi sanitari e della società. Come industria, nei prossimi mesi ci impegnamo a coinvolgere le parti interessate in Europa e nel Regno Unito a sostegno di questi obiettivi».


© RIPRODUZIONE RISERVATA