Europa e mondo

Nuova sede Ema, Milano e Amsterdam pari. Si sorteggia

di Red. San.

Alla fine ha deciso il caso: la nuova sede Ema va ad Amsterdam e Milano è stata sconfitta al sorteggio. È stato questo il risultato dell’estrazione finale, necessaria perché Amsterdam e Milano avevano raggiunto il punteggio di parità alla terza votazione. Alla terza votazione non ha partecipato la Slovacchia, irritata per aver perso l'occasione fin dalla prima votazione. Il sorteggio è stato effettuato per busta.

«Grazie a Milano e grazie a tutti coloro che si sono impegnati per l'Ema, nelle istituzioni e nel privato. Una candidatura solida sconfitta solo da un sorteggio. Che beffa!». È il commento via Twitter del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

«Delusione e amarezza per sconfitta al sorteggio dopo due turni vinti. Rimane valore candidatura #Milano su cui Italia ha fatto sistema», è il tweet della ministra della Salute Beatrice Lorenzin.

Per il direttore dell'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, Mario Melazzini, con la sconfitta di Milano come sede dell'Ema: «L'Europa ha perso una grande occasione, non si può scegliere con il lancio di una monetina, ci adeguiamo alle regole ma bisognerebbe interrogarsi su quanto accaduto». «Con tutto il rispetto per l'Olanda ribadisco che trovo veramente difficile comprendere che per la scelta dell'insediamento si usi una monetina», ha aggiunto. «Ora si continuerà a collaborare - ha concluso - e a far emergere la grande professionalità dell'Agenzia italiana del Farmaco. Da fine marzo 2018 si ripartirà in modo differente».

Resta positivo il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi: «Abbiamo vinto lo stesso. L'Italia ha dimostrato di conquistare il gradino più alto del podio per la valutazione di merito. Nelle prime votazioni ha infatti ottenuto più voti delle altre candidate. A dimostrazione del fatto che Milano rispondeva al meglio a tutte le caratteristiche di qualità richieste. Ed è stata superata solo grazie al sorteggio e alla cattiva sorte. Per la prima volta il blocco del Nord Europa non ha prevalso. Un fatto molto significativo tant'è che è stato necessario il lancio della monetina. L'Italia ha vinto però come sistema Paese, grazie al grande lavoro del Governo, del professor Moavero Milanesi, del Governatore Maroni, del Sindaco Sala e degli altri attori pubblici e privati. Un plauso al ministero degli Esteri e alla diplomazia della Farnesina. E un riconoscimento particolare al ministro Beatrice Lorenzin, per il suo straordinario e instancabile lavoro. Davvero più di così non avrebbe potuto fare. Ne usciamo quindi a testa alta e consapevoli che, quando facciamo squadra, non siamo secondi a nessuno».


© RIPRODUZIONE RISERVATA