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L'Oms aggiorna l'ICD: la transessualità esce dai disturbi mentali. Entrano dipendenza da gioco e medicina tradizionale

di Barbara Gobbi

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24 Esclusivo per Sanità24

È lo strumento per codificare in 55mila voci la condizione umana «dalla nascita alla morte», dalle singole ferite che possiamo procurarci alle malattie, in un approccio olistico che tiene conto anche degli aspetti, della nostra esistenza, che potrebbero influire sulla salute. Per questo è anche lo specchio dei tempi. Che cambiano molto rapidamente, sia sotto il profilo dell'innovazione tecnologica sia della cultura. L'ICD (International Classification of Diseases), la classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi di salute correlati appena presentata dall'Organizzazione mondiale della sanità, andava necessariamente riveduta e corretta e dopo diciotto anni la nuova edizione, l'undicesima, ha visto finalmente la luce. Anche se dopo la presentazione alla prossima Assemblea generale dell'Oms, sarà ufficialmente in vigore "solo" nel 2022, per essere recepita con modalità differenziate dai singoli Stati membri. L'ICD-10, rilasciato nel 1990, fu recepito dalla Tailandia solo nel 1994

L'influenza dell'ICD è enorme: queste statistiche sulla salute costituiscono la base di quasi tutte le decisioni prese oggi in ambito sanitario. Capire cosa fa ammalare le persone e cosa le uccide, è al centro della mappatura delle tendenze e delle epidemie della malattia, della programmazione dei servizi sanitari, delle scelte di spesa sanitaria e di investimenti in R&S.
Basti pensare che negli Usa, i codici ICD sono il fondamento della fatturazione dell'assicurazione sanitaria.

La svolta sulle persone transgender. Dopo un lavoro molto complesso, durato oltre dieci anni, l'ICD-11 è un "manuale" decisamente nuovo. Intanto perché è completamente elettronico, e questo ne agevola la consultazione e l'uso. Ma soprattutto perché registra svolte epocali: come lo spostamento dell'incongruenza di genere dai codici relativi ai disturbi mentali a quelli sulle condizioni di salute sessuale. «La logica - spiegano dall'Oms - è che mentre le prove sono ora chiare sul fatto che non si tratta di un disturbo mentale, classificazione che può causare uno stigma enorme per le persone transgender, restano significative esigenze di assistenza sanitaria che possono essere soddisfatte meglio se la condizione è classificata sotto l'Icd». No allo stigma, quindi; sì a una migliore presa in carico. Anche perché proprio per le condizioni di salute mentale «i codici ICD sono particolarmente importanti, «in quanto è uno strumento diagnostico». La transessualità - ha spiegato Lale Lay, coordinatrice del team che gestisce le problematiche di adolescenti e popolazioni a rischio - è stata inserita in un capitolo di nuova creazione, per dare spazio a condizioni legate alla salute sessuale e che non necessariamente hanno a che fare con altre situazioni codificate nell'ICD».

Dipendenza da gioco e medicina tradizionale"new entry". Il "game disorder" entra invece ufficialmente nella sezione "disturbi da dipendenza": Tre le caratteristiche del disordine: una serie di comportamenti persistenti o ricorrenti che prendono il sopravvento sugli altri interessi della vita; il fatto che anche quando si manifestano le conseguenze negative dell'abitudine al gioco, non si riesca a controllarle; infine il fatto che comportino problemi nella vita personale, familiare e sociale, con impatti anche fisici, dai disturbi del sonno ai problemi alimentari. Per essere riconosciuto come problema di salute mentale il disordine deve durare almeno dodici mesi, anche se in casi particolarmente gravi possono esserci eccezioni».

Tra i nuovi capitoli dell'ICD, anche quello sulla medicina tradizionale, mai classificata prima malgrado milioni di persone la utilizzino in tutto il mondo. «L'inclusione - spiegano dall'Oms, precisando che "l'inclusione o l'esclusione non è un giudizio sulla validità di una condizione o l'efficacia di un trattamento" - è un modo per registrare dati epidemiologici sui disturbi descritti nell'intera medicina cinese, comunemente usati in Cina, Giappone, Corea e in altre parti del mondo».

Stretta sulla resistenza antimicrobica. Aggiornati i codici relativi alla resistenza antimicrobica: sono più strettamente in linea con il Sistema di sorveglianza globale. L'ICD-11 è anche in grado di catturare meglio i dati relativi alla sicurezza nell'assistenza sanitaria, il che significa - precisano dall'Oms - che gli eventi non necessari che possono danneggiare la salute - come i flussi di lavoro non sicuri negli ospedali - possono essere identificati e ridotti.


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