Sentenze

Terapie con staminali: via libera anche dal giudice del lavoro di Matera

di Manuela Perrone

Dopo Smeralda e Celeste, anche il piccolo Daniele Tortorelli, cinque anni e mezzo, affetto dal morbo di Niemann-Pick, potrà continuare le terapie con cellule staminali agli Spedali Civili di Brescia. Il giudice del lavoro di Matera, Roberto Spagnuolo, ha infatti accolto il ricorso presentato dalla famiglia Tortorelli contro l'ordinanza del Tar Lombardia, sezione di Brescia, che lo scorso 5 settembre aveva respinto la richiesta di sospensiva dell'ordinanza Aifa 1/2012 con cui l'Agenzia italiana del farmaco aveva disposto la sospensione delle terapie con cellule staminali per i bimbi in cura a Brescia.

Il ricorso d'urgenza ex art. 700 era stato presentato dagli avvocati Vincenzo Pizzilli del foro di Matera e Marco Vorano e Dario Bianchini del foro di Venezia. I legali avevano motivato il ricorso con la necessità di continuare le terapie, dalle quali il bambino aveva tratto giovamento.

Daniele è uno dei dodici bimbi trattati con il metodo Stamina, bloccato dall'Agenzia italiana del farmaco dopo l'inchiesta che ha coinvolto la Stamina Foundation e i rilievi sulla presunta inadeguatezza del laboratorio. Per Smeralda e Celeste, le infusioni di staminali erano già riprese grazie a due ordinanze dei tribunali di Catania e di Venezia.