Sentenze

Consiglio di Stato: farmacie, la pianta organica vale ancora

di Sara Todaro

La pianta organica delle farmacie non è morta. E' viva e serve ancora. Ne è convinto il Consiglio di Stato intervenuto con l'ordinanza n. 751 del primo marzo 2013 per riformare l'ordinanza cautelare di primo grado del Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana che aveva sospeso l'efficacia di un provvedimento di diniego al trasferimento di una farmacia al di fuori della circoscrizione di propria pertinenza.

L'ordinanza del Consiglio di Stato rinverdisce il dibattito sviluppatosi lo scorso anno in coincidenza dell'approvazione delle norme del decreto "Cresci Italia" (art. 11, Dl n. 1/2012, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 27/2012) in seguito alle quali lo stesso ministero della Salute aveva intesa come soppressa la pianta organica.

Contrariamente a quanto ritenuto dal Tar Toscana - che tratterà la questione nel merito il prossimo 17 ottobre - secondo i giudici d'appello, «...il nuovo quadro normativo (delineato dal "Cresci Italia") non appare prescindere da un momento di pianificazione, a livello pubblicistico, dell'organica distribuzione sul territorio delle sedi delle farmacie, stante la finalizzazione del servizio alla tutela del diritto alla salute, garantendo l'accessibilità in condizioni paritarie e di non discriminazione alla dispensazione dei farmaci». Di conseguenza, ritenendosi lo strumento di pianificazione territoriale delle farmacie ancora vigente, il trasferimento dei locali della farmacia al di fuori della propria zona o circoscrizione territoriale non può essere autorizzato.

Soddisfatti i farmacisti. «La sentenza ribadisce quello che sosteniamo da sempre - ha commentato la presidente Federfarma, Annarosa Racca - una pianificazione "organica" delle farmacie è necessaria e rappresenta un vantaggio soprattutto per i cittadini». «Le innovazioni contenute nel decreto Cresci-Italia non potevano configurare la cancellazione di qualsiasi criterio geo-demografico per stabilire la sede delle farmacie, in particolare per le nuove aperture» - ha puntualizzato invece il presidente Fofi, Andrea Mandelli. «Ne esce smentita, del resto, l'interpretazione che della norma aveva dato lo stesso Ministero: si può anche parlare di zone e di zonizzazione anziché di pianta organica, ma il concetto resta lo stesso e, come sottolinea l'ordinanza, è posto innanzitutto a tutela del cittadino».