Sentenze

Sangue infetto: ai contagiati spetta la rivalutazione dell'indennità. La Corte europea dei diritti umani condanna l'Italia

di Manuela Perrone

Nuova bocciatura per l'Italia sulla questione degli indennizzi ai danneggiati da trasfusioni o somministrazione di emoderivati infetti. La Corte europea dei diritti umani - cui si erano rivolte 162 persone che non riuscivano a ottenere dallo Stato la rivalutazione della parte complementare dell'indennità prevista dalla legge 210/1002 - ha giudicato illegittima l'adozione, da parte del nostro Paese, del decreto legge 78/2010 che ha bloccato la rivalutazione. Uno stop già giudicato incostituzionale dalla Consulta (sentenza n. 293/2011 ), ma comunque ancora applicato in buona parte delle Regioni.

La Corte di Strasburgo (ricorso n. 5376/2011, sentenza del 3 settembre 2013) ritiene che l'alt alla rivalutazione violi il principio dello Stato di diritto e del diritto dei ricorrenti a un processo equo. Ai pazienti, secondo la Corte, è stato imposto un «peso abnorme ed eccessivo». Lo Stato italiano dovrà perciò stabilire, entro sei mesi dalla data della sentenza definitiva, un termine perentorio in cui si impegna a garantire l' attuazione efficace e tempestiva dei loro diritti.