Imprese e mercato

Farmaci, la spesa tiene in farmacia ma in ospedale è ancora boom. E i ticket crescono (+4,2%). Ecco i dati Aifa gennaio-aprile

di R.Tu.

In Farmacia i conti tengono: appena 0,1% di crescita tra tutte le voci che compongono la territoriale. In ospedale è sempre un martirio: rosso potenziale di 692 mln con una percentuale media sul fondo sanitario del 5,22%, l'1,7% in più del tetto di 3,5%. E i ticket esplodono ancora: +4,2% in 120 giorni rispetto allanno scorso. La spesa farmaceutica resta sugli scudi. Con le solite escursioni regionali. Ecco i dati Aifa di gennaio-aprile di quest'anno.

Dati in agrodolce
Aspettando che a metà settembre si comincino a capire gli orientamenti del Governo al tavolo della farmaceutica sulla riforma di tetti e pay back – tanto più necessari dopo le ripetute bocciature del Tar Lazio – ecco dai dati Aifa guidata da Luca Pani il primo monitoraggio quadrimestrale dell'andamento della spesa farmaceutica di quest'anno. Dati che confermano la tensione massima sulla spesa ospedaliera. E che alla voce ticket lanciano un nuovo allarme: gli italiani pagano sempre di pù di tasca propria. Naturalmente ogni Regione fa Stato a sé, in tutti i sensi.

Territoriale in pareggio
La spesa netta è stata di 2,94 mld per l'intera territoriale per una crescita dello 0,1%. Le ricette, pari a 208,2 mln, sono risultate in calo dello 0,3% E la compartecipazione, con 528,1 mln pagati dagli italiani, hanno segnato un'esplosione del 4,2% pari a 21,5 mln in più dei primi quattro mesi dell'anno scorso.
Il tetto complessivo si è attestato a quota 11,3%, sostanzialmente in pareggio rispetto al budget. Ma dieci Regioni stavano sopra l'asticella: a partire dalla Sardegna col 13,9%, poi Puglia (13,6), Calabria (13,1) e ancora Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata, Marche, Molise e Sicilia nell'ordine. Praticamente tutto il Sud e il centro che soffre col Lazio. E tutte le Regioni sotto schiaffo, ovvio. Le altre dieci stanno sotto il tetto: dalla Liguria undicesima a Bolzano e Trento più “risparmiose”. Come spesa convenzionata netta si va dalla crescita del 7,5% in Lombardia al -9,8% della Sicilia. La distribuzione diretta do fascia A merita una segnalazione a parte: è salita in totale del 7,1%: Bolzano al top con +31,4%, Toscana giù con -17,1%.

Ticket, che botta. Ma meno ricette
Ed ecco il pianeta ticket e compartecipazioni, nota dolorosa sempre più per gli assistiti. Per ticket e compartecipazioni si passa dal +20,4% di Trento al -2,6% del Molise tra i due quadrimestri a confronto. A farla da padrone è sempre il reference price che da solo assorbe il 64% di tutte le compartecipazioni, che in quattro mesi hanno fruttato 528 mln, contro i 506,6 dell'anno prima.
Quanto ai consumi, le ricette totali (208,1 mln) sono scese dello 0,3%, cioè circa 600mila in meno. Ma in Campania sono aumentate del 3% e in Veneto sono diminuite del 6,2%.

Ospedaliera senza freni
Ed ecco anche nel 2015 la conferma dei dolori della farmaceutica ospedaliera. I dati sono eloquenti: 692,4 mln di sfondamento ad aprile con un livello di spesa del 5,22%, anziché il 3,5% del tetto programmatico. Che tutti sappiamo essere un bluff. Il tutto con le immancabili differenze regionali. La Toscana è al vertice con un livello di spesa del 7%, seguita da Pugòia (5,9%) e Sardegna (5,8%). In fondo Trento col 3,5%, Calabria (4,4) e Sicilia (4,5%). Praticamente tutte le Regioni sono in “sofferenza” rispetto al tetto, che è sotto controllo (anzi sotto) soltanto a Trento.
La spesa complessiva (territoriale e ospedaliera) è stata intanto in quattro mesi pari a 6,371 mld e lo scostamento assoluto è stato di 666 mln.


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