Imprese e mercato

Assobiomedica: manovra depressiva, a rischio tremila imprese

Assobiomedica boccia la legge di Stabilità presentata dal Governo. «Il paventato abbassamento della tassazione per le imprese - spiega il presidente, Luigi Boggio, non considera affatto il settore dei dispositivi medici, che rischia piuttosto il collasso a causa di un aggravio dell’imposizione che si stima tra il +45% e il +210% rispetto al 2014. Se il decreto sul payback verrà attuato le imprese del settore dovranno infatti sostenere un esborso che peserà complessivamente il 6% del loro fatturato. E di certo non assisteremo a una decontribuzione ridotta per le nostre aziende, come sostiene il Governo, temiamo piuttosto una drastica riduzione dell'occupazione, degli investimenti in ricerca e innovazione, oltre che nella formazione del personale medico-sanitario».

Insomma, la manovra sarebbe depressiva per un settore strategico che potrebbe spingere le più piccole tra le oltre 3mila imprese attive «ad una forzosa chiusura o a un drastico ridimensionamento della loro attività». Per Assobiomedica neanche la sorte delle multinazionali sarà da meno: «Assisteremo a una lunga sequenza di disinvestimenti e delocalizzazioni» .

«Gli effetti drammatici – continua Boggio - saranno non solo per il nostro comparto industriale, ma anche per le prestazioni offerte ai cittadini. Sebbene siamo convinti che il payback sarà inapplicabile per la sua complessità, come dimostrato per il farmaco ospedaliero, dovremo comunque prevedere delle riserve in bilancio e rinunciare a investire in tecnologie innovative a discapito delle prestazioni sanitarie. Oggi tutta la filiera della salute avrebbe bisogno di un impulso per rilanciare il Servizio sanitario nazionale. Si continua invece a impoverire il settore dei dispositivi medici che con le spending review degli ultimi anni ha già pagato un conto salato: la perdita di oltre 6mila posti di lavoro qualificati».


© RIPRODUZIONE RISERVATA