Imprese e mercato

Payback e gare, Assobiomedica a Renzi: così le nostre pmi moriranno per asfissia

di R. Tu. (da Il Sole24 Ore di oggi)

Così le pmi del biomedicale italiano moriranno per asfissia». Arriva la batosta da 340 mln del payback sui ripiani per l'extra spesa di beni e servizi sanitari, entrano in campo le centrali uniche d'acquisto che diventeranno 33 inclusa la Consip dalle oltre 30mila attuali, e le imprese del biomedicale temono il peggio. Anzi, un vero e proprio «disastro» industriale, economico e istituzionale, soprattutto per la massa di piccole e medie imprese nazionali.
E così, in una lettera a Matteo Renzi, ai ministri dell'Economia, della Salute e dello Sviluppo, ma anche a tutte le regioni, cercano di spiegare i rischi di un percorso di risparmi sulla spesa pubblica, che potrebbero tradursi in un fallimento. Per il tessuto produttivo e occupazionale, ma anche per la salute e degli italiani. Senza peraltro poter garantire quei risparmi che andrebbero invece cercati altrove, e in altro modo, nel mare magnum della spesa sanitaria pubblica.

«Tutti sostengono l'importanza della piccola e media impresa come fonte primaria di innovazione tecnologica e risorsa essenziale del tessuto sociale e produttivo del Paese», esordisce la lettera firmata dal vice presidente con delega per le pmi di Assobiomedica, Angelo Fracassi. Peccato che poi, si aggiunge nella lettera, con i voti di fiducia il Governo imponga al Parlamento di seguire per legge una legge che contraddice le promesse. Come accaduto ad agosto con il varo del payback. Misure «inique e sperequative pensate da chi non solo ignora il settore oggetto del provvedimento, ma anche le basilari leggi della domanda e dell'offerta», è la dura accusa indirizzata a Governo, Parlamento e regioni.

Secondo le imprese le gare d'acquisto avverranno «nel disprezzo della qualità del prodotto e del servizio ai cittadini». E, diventando di sempre più grandi dimensioni, finiranno fatalmente per escludere le pmi. Anche in dispregio dei richiami della nuova direttiva Ue sugli appalti.

Quel payback scritto per legge nero su bianco - ma in attesa delle misure di attuazione, e comunque nel mirino di una valanga di possibili ricorsi giuridici - è considerato una mina vagante. Varrà circa il 6% del fatturato, quando per le pmi del biomedicale gli utili sfiorano a malapena il 5%, quando ci sono. E sempreché la Pa paghi tempestivamente, come non avviene mai. Un crack annunciato, insomma, è la paura. «Il payback determinerà la morte per asfissia della piccola e media impresa italiana o comunque operante in Italia», scrive appunto Fracassi, in primo luogo a Renzi.

Con un risultato, denuncia ancora il vice presidente di Assobiomedica, tutt'altro che rassicurante: «Le pmi saranno costrette a vendersi o a svendersi» lasciando il mercato «agli oligopoli, quando non ai monopoli», con tutto ciò che comporterebbe per il Paese. Un errore «imperdonabile» per tutti, è l'accusa finale.


© RIPRODUZIONE RISERVATA