Imprese e mercato

Governance farmaci/ Scaccabarozzi (Farmindustria) sulla proposta dei governatori: «Dalle Regioni solo una vecchia ricetta scaduta»

di Roberto Turno (da Il Sole-24Ore)

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Una «vecchia ricetta» anti industriale, che rischia di affossare l’innovazione e gli investimenti e che colpisce la libertà di scelta dei cittadini. «Se qualcuno pensa di usarci ancora come un bancomat per pagare sprechi e inefficenze di altri, si sbaglia di grosso. O si fa una governance seria del farmaceutico, o non ci stiamo e ce ne andiamo da questo Paese». È un fiume in piena Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, contro la proposta delle regioni di tagliare i prezzi dei farmaci e di limare i criteri su innovazione e concorrenza nel settore . Il mercato farmaceutico pubblico, per inciso, vale più di 16 miliardi. Una partita enorme.

Presidente, le regioni mettono sottosopra l’attuale assetto del pharma italiano. Immagino non sia granché d'accordo...
È la vecchia e inaccettabile ricetta di far pagare all'industria l'inefficienza di altri nel sistema sanitario. Un metodo fallimentare per l?italia. Qualcuno si ostina a non capire che va trovato tutti insieme un sistema veramente sostenibile, e non misure che penalizzano l'industria, la ripresa e l'occupazione.

Politiche anti industriali a prescindere, intende?
Sembra che a qualcuno nulla importa se si penalizzano le industrie. Peccato che poi se in una determinata regione si perdono posti di lavoro e l'conomia non cresce, sale la preoccupazione. Ma quando può essere troppo tardi. Bisogna pensarci prima?

Tutto da buttare delle proposte dei governatori?
A rendermi ancora più perplesso è anche il fatto che tra quelle proposte ci siano cose che già si fanno come i prezzi legati ai volumi di vendita o il pay by result. Ma sanno come avvengono le negoziazioni in Aifa, o vivono in un altro mondo?

Però, il dibattito sull'equivalenza terapeutica è aperto da tempo. E il reference price è costato molto agli italiani ...
Certe cose mi preoccupano anche come cittadino e paziente. Affidare la mia salute in base a quanto si propone su equivalenza terapeutica e sostituibilità dei farmaci, è inaccettabile. E rischioso per la salute.È il solito, vecchio sistema di dire che i farmaci sono tutti uguali, ma non è così. Guardi i biosimilari.

Vuol dire?
I biosimilari non sono generici normali. Non si può permettere la sostituibilità di un farmaco che è diverso da un altro, solo perché qualcuno pensa che siano uguali. Non è un caso che l'Ema (l'authority europea, ndr) è stata molto chiara soprattutto dicendo che la scelta finale poggia sulle prescrizioni del medico.

Quei 5 miliardi pagati dagli italiani per la differenza di prezzo tra generici e farmaci griffati, non sono poca cosa...
Le regioni vogliono forse togliere a tutti la libertà di scegliere i farmaci? La spesa territoriale è sotto controllo: se io voglio quel farmaco, che importa alla regione? Quello delle regioni non è un documento per la governance, ma per imporre norme comportamentali di cui vogliono assumere la paternità senza averla.

Le regioni chiedono regole sicure e trasparenti per la valutazione dell’innovazione
Dipende da come si cambia. Se è per dire che niente è innovativo per poi non fare innovazione, allora l'Italia scelga pure di non avere farmaci innovativi. Ripeto: quello delle regioni è solo un modo per farci pagare ancora una volta altre inefficienze e sprechi. Mi sarei aspettato idee nuove, come quelle del Mise sulle categorie terapeutiche nella spesa ospedaliera, ad esempio. Non di sicuro l'equivalenza terapeutica solo per dire che tutto è uguale e che decidono le regioni. Aspettiamo il tavolo delle regioni col Governo e valuteremo il vero risultato finale. Spero che il Governo abbia a cuore l'interesse del Paese, e non per fari favori.

Dovete pagare 1,65 mld alla regioni per i ripiani proprio della spesa farmaceutica in ospedale. Pagherete?
Abbiamo sempre detto che siamo pronti a pagare. Ma le sentenze hanno bocciato il metodo applicato. Se vogliono che ci sediamo al tavolo, bene. Purché si faccia un discorso di governance seria, senza pensare di usarci ancora una volta come bancomat. Così no. Altrimenti i soldi non li diamo e ce ne andiamo da questo Paese. Al Paese siamo pronti a dare soldi in termini di innovazione, investimenti e lavoro. Un’altra stangata mai più.


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