Imprese e mercato

Farmindustria: in arrivo uno «tsunami» biotech

«Nel settore farmaceutico è in arrivo uno tsunami biotech che non porterà distruzione ma salverà e darà speranza. A livello mondiale sono infatti più di 7mila i progetti in fase avanzata di studio clinico, molti dei quali biotech. E nel nostro Paese i medicinali biotecnologici disponibili sono 202, per le più importanti aree terapeutiche. Senza dimenticare gli oltre 300 prodotti in sviluppo, i quasi 4.000 addetti e le 211 aziende altamente specializzate». Lo ha detto Eugenio Aringhieri, presidente del Gruppo Biotecnologie Farmindustria, intervenuto oggi al Meeting di Rimini.
Agganciandosi al tema al centro dell’edizione 2016 della kermesse organizzata da Comunione e liberazione, «Tu sei un bene per me», Aringhieri afferma che «come una persona rappresenta un bene per l'altra, così i farmaci rappresentano un bene per i pazienti e le imprese del farmaco un bene per il Paese».

Un patrimonio che però va sostenuto: «E' necessaria una moderna governance, che valorizzi l'innovazione, per l'accesso alle nuove cure. Non più basata su visioni a silos che si focalizzano sul costo delle singole prestazioni - precisa il manager - ma sulla misurazione complessiva dei risultati delle terapie. Una 'conditio sine qua non' perché l'industria della vita, che si impegna ogni giorno per dare nuove speranze ai pazienti, continui a investire e a contribuire alla crescita, anche economica, del Paese».


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