Imprese e mercato

Spesa farmaceutica convenzionata 2016, Federfarma: «A settembre, calo del -3,6%. Dpc a +8,7%. Così la farmacia fa risparmiare 565 mln»

di Ro. M.

Spesa farmaceutica netta convenzionata in calo del -3,6% nei primi nove mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015, ma con un sensibile aumento dell’8,7% della spesa per farmaci acquistati dalle Asl ed erogati dalle farmacie in distribuzione per conto. E in parallelo le ricette: a fronte della diminuzione del numero di quelle prescritte in regime convenzionale (-1,9%), si registra un rilevante aumento delle ricette riguardanti farmaci erogati in Dpc (10,4% nel numero di confezioni). Analogamente cala il valore medio netto delle ricette in regime convenzionale, ridotto, nei primi nove mesi del 2016, del -1,8%. E prosegue il trend di aumento delle quote di partecipazione a carico dei cittadini, la cui incidenza sulla spesa lorda è passata dal 13,5% di settembre 2015 al 14% di settembre 2016. Sono i dati della spesa faramceutica Ssn elaborati da Federfarma.

In regime convenzionale si sono, quindi, prescritti meno farmaci e di prezzo mediamente più basso. «Il calo di spesa e ricette - spiega Federfarma - è legato, oltre che al crescente ricorso alla distribuzione diretta e alla distribuzione per conto da parte delle Asl (voci di spesa aumentate complessivamente del +23,1% nei primi 8 mesi del 2016; dato Aifa), alla revisione del prontuario dell'ottobre 2015 e agli interventi volti al contenimento delle prescrizioni promosse dalle Asl nei confronti dei medici». La revisione del prontuario è stata stabilita con determina Aifa del 6 ottobre 2015 e ha previsto una riduzione di prezzo di medicinali di fascia A coperti da brevetto o inseriti nelle liste di trasparenza

I risparmi in farmacia
Le farmacie fanno la loro parte nel contenimento della spesa. «Oltre che con la diffusione degli equivalenti e la fornitura gratuita di tutti i dati sui farmaci Ssn - spiega la Federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia - con gli sconti per fasce di prezzo incrementati della trattenuta fissa del 2,25%, che hanno prodotto nei primi nove mesi del 2016 un risparmio di circa 515 milioni di euro, ai quali vanno sommati 50 milioni di euro derivanti dalla quota dello 0,64% di cosiddetto pay-back, posto a carico delle farmacie a partire dal 1° marzo 2007, volto a compensare la mancata riduzione del 5% del prezzo di una serie di medicinali». Complessivamente il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa, nei primi nove mesi del 2016, è stato di circa 565 milioni di euro.

E cresce il peso dei farmaci a brevetto scaduto inseriti nelle liste di riferimento che costituiscono ormai, a livello nazionale, oltre il 77% delle confezioni erogate in farmacia e il 56% della spesa. Cresce anche l'incidenza dei farmaci equivalenti/generici che costituiscono oltre un quarto delle confezioni erogate per una spesa pari a oltre il 16% del totale, con una situazione però molto diversificata a livello regionale.

Spesa convenzionata netta giù, distribuzione per conto su
La spesa farmaceutica convenzionata netta Ssn, nel periodo gennaio-settembre 2016, ha fatto registrare una diminuzione del –3,6% rispetto allo stesso periodo del 2015. A tale diminuzione corrisponde, tuttavia, un sensibile aumento della spesa per farmaci acquistati dalle ASL e distribuiti dalle farmacie in regime di distribuzione per conto Dpc (+8,7% nei primi nove mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015; dato Promofarma).

A livello regionale il calo della spesa, generalizzato in tutte le Regioni, è particolarmente marcato in Valle d'Aosta (-22,2%), a causa dell'introduzione del ticket fisso per confezione dal 1° gennaio 2016, in Molise (-10,2%) e in Sardegna (-7,5%).

Meno ricette in convenzione, meno farmaci e a prezzi più bassi
A fronte della diminuzione del numero delle ricette prescritte in regime convenzionale, calato del -1,9% rispetto ai primi nove mesi del 2015, si registra un rilevante aumento del numero delle prescrizioni di farmaci in DPC (confezioni in DPC: +10,4%). Prosegue il trend discendente del valore medio netto delle ricette in regime di convenzione, diminuito nel periodo in esame del -1,8% (lordo: -1,1%). In regime convenzionale sono stati, quindi, prescritti meno farmaci di prezzo mediamente più basso. Nei primi nove mesi del 2016 le ricette sono state oltre 439 milioni, pari in media a 7,24 ricette per ciascun cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn sono state oltre 834 milioni, con una diminuzione del -1,4% rispetto allo stesso periodo del 2015. Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 13,8 confezioni di medicinali a carico del Ssn.

Ticket: il cittadino paga sempre di più (1,23 mld)
L'incidenza sulla spesa lorda delle quote di partecipazione a carico dei cittadini è ulteriormente aumentata: era pari al 13,5% nel mese di settembre 2015, è salita al 14% a settembre 2016. Nelle Regioni con ticket più incisivo le quote di partecipazione hanno un'incidenza sulla spesa lorda tra il 12,1% e il 21% (in Valle d'Aosta che ha introdotto il ticket sui farmaci dal 1° gennaio 2016). Complessivamente, nei primi nove mesi del 2016, i cittadini hanno pagato oltre 1 miliardo e 227 milioni di euro di ticket sui farmaci, di cui oltre il 66% (dato AIFA) dovuto alla differenza di prezzo rispetto al farmaco equivalente meno costoso.





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