Imprese e mercato

Parafarmacie, Gullotta: «Proposta Marazziti mette in pericolo posti di lavoro, trovare soluzioni reali e certe»

di Davide Giuseppe Gullotta (presidente Fedrazione Nazionale Parafarmacie Italiane)

Le ipotesi sul ddl lorenzin(emendamento Fregolent) sono dal nostro punto di vista molto pericolose. Parlare di «parafarmacie senza il farmacista che dovrebbe ovviamente, in un tempo ragionevole, essere assorbito dentro la farmacia con la possibilità di concorrere per una titolarità» così come dice Marazziti è molto rischioso. Attualmente le parafarmacie occupano migliaia di farmacisti e solo poche centinaia rientrerebbero in eventuali riassorbimenti così come proposti nel Ddl Lorenzin attraverso diversi emendamenti (primo fra tutti quelli Fregolent).

Inoltre per come sono attualmente gli emendamenti rientrerebbero in questo fantomatico concorso anche farmacisti che hanno venduto la propria parafarmacia anni addietro.
Quindi si creerebbero situazioni irreali in cui chi quotidianamente opera da Farmacista nella propria parafarmacia si ritroverebbe escluso, mentre chi ha venduto la propria parafarmacia anni addietro potrebbe rientrare in un eventuale riassorbimento.

Se si vuole eliminare la realtà parafarmacia (attività che da lavoro a migliaia di famiglie e farmacisti) si deve avere un chiaro percorso che permetta a tutti i farmacisti coinvolti di trovare una collocazione e non solo a chi vanta amicizie e si ritaglia un emendamento ad hoc.

La frase in “tempi ragionevoli” ci atterrisce, memori anche di un concorso straordinario del 2012 che prevedeva le nuove sedi farmaceutiche inderogabilmente entro aprile 2013, in Sicilia, per fare un esempio, ad oggi (14 9 2017) di nuove sedi non se ne vede l'ombra.

Rileviamo inoltre che nel Ddl Lorenzin vi è anche l'emendamento Miotto che pone incompatibilità per gli “operatori sanitari” nella contemporanea proprietà di Parafaramcie e Farmacie. Un tale provvedimento da noi è sempre stato auspicato al fine di regolamentare un settore, ma oggi tale emendamento risulta alquanto anacronistico ed assurdo, dato che con l'approvazione della legge sulla concorrenza anche i non farmacisti possono diventare proprietari di Farmacia.

Se approvato l'emendamento Miotto creerebbe situazioni surreali in cui il non farmacista protrebbe tranquillamente essere proprietario di Parafarmacia e Farmacia, mentre il Farmacista laureato di contro si ritroverebbe, fino al terzo grado di parentela, incompatibile.

Qui di seguito l'emendamento 13.11: Al comma 1, capoverso Art. 102, dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
  2-bis. Gli esercenti le professioni o arti sanitarie che svolgono la loro attività in farmacia, o che abbiano partecipazioni societarie o diritto a utili di farmacie direttamente o indirettamente, fino al terzo grado di parentela non possono avere partecipazioni societarie direttamente o indirettamente al terzo grado di parentela in parafarmacie


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