Imprese e Mercato

Federfarma: via libera all'accordo sulla remunerazione o sarà stato di agitazione delle farmacie

Il Governo dia risposte ai farmacisti italiani «a breve, entro al massimo una settimana, sul nuovo sistema di remunerazione previsto dall'accordo già firmato con l'Aifa il 16 ottobre. Oppure sarà stato di agitazione». Lo ha annunciato oggi la presidente di Federfarma Annarosa Racca, che definisce «incomprensibile il silenzio del Governo» sull'iter del provvedimento, attualmente «nel limbo» e che invece avrebbe dovuto essere attuato già dal gennaio 2013.

Senza risposte a breve, Federfarma, spiega Racca, porrà la questione all'Assemblea nazionale che sarà convocata in tempi rapidi «per assumere ogni opportuna iniziativa». Federfarma, inoltre, chiede alla Conferenza Stato-Regioni anche l'avvio delle trattative per il rinnovo della convenzione scaduta ormai da 18 mesi, in modo da definire puntualmente le nuove funzioni della farmacia territoriale.

La nuova remunerazione delle farmacie, secondo Federfarma, è «assolutamente indispensabile e urgente per due motivi: mantenere l'efficienza attuale del servizio farmaceutico e consentire alla farmacia di contribuire a potenziare l'assistenza territoriale. La necessità di questo nuovo sistema - sottolinea Federfarma - è stata riconosciuta dal Parlamento con ben due norme di legge, una del 2010 sui criteri generali della nuova remunerazione, e una del 2012 sulle modalità attuative».

La richiesta di Federfarma di dare seguito al nuovo sistema, spiega Annarosa Racca, «è irrinunciabile per la sostenibilità delle farmacie, duramente provata dalle politiche di razionalizzazione. E' un elemento fondamentale per garantire la sostenibilità del servizio. Non chiediamo nulla. E' un provvedimento a saldi invariati che, però, aiuta i sistema e permette anche risparmi ai cittadini, per i farmaci più costosi. E si tratta di un aiuto consistente in questo periodo di crisi».

L'accordo firmato, inoltre, «prevede una verifica del modello a 6, 12 e 18 mesi per apportare eventuali correttivi e riallineamenti. Non si capisce il perché di questo stallo e dell'incredibile silenzio del Governo».

L'accordo firmato con l'Aifa, prevede che la nuova remunerazione per le farmacie sia basata su una quota fissa per ciascuna confezione di medicinale distribuita in regime di Ssn, più una ridotta quota percentuale sul prezzo di cessione da parte dell'industria produttrice (prezzo ex-factory) alla filiera distributiva, costituita da grossisti e farmacie. La quota fissa serve a remunerare l'attività professionale del farmacista legata alla dispensazione del farmaco, la quota percentuale a coprire i costi di impresa.

Ferderfarma, infine , sottolinea la necessità del rinnovo della convenzione con il Ssn, «ormai indifferibile perché i diversi provvedimenti che negli anni sono intervenuti sulla farmacia hanno intaccato unilateralmente, snaturandolo, l'accordo siglato anni fa».