Imprese e Mercato

Farmacie: con le liberalizzazioni (per ora) 2.214 in più

di Sara Todaro

Le nuove farmacie finora assegnate per concorso in omaggio alle liberalizzazioni di Monti (L. n. 27/201, G.u. 24 marzo 2012) sono 2.214 e avranno l'effetto di espandere la rete degli esercizi farmaceutici convenzionati con il Ssn del 12,27%, portando il numero dei punti vendita a un totale di 20.253.

Il dato - che sarà presentato a Cosmofarma in programma a Bolgna dal 19 al 21 aprile e che è anticipato sul n. 14 de Il Sole-24 ore sanità - è stato appena aggiornato da Federfarma tenendo conto dei concorsi straordinari già espletati nelle varie Regioni, quando mancano ancora all'appello Bolzano, Trento, Molise, Campania, Basilicata: le nuove assegnazioni di sedi farmaceutiche hanno anche l'effetto di sfondare il muro dei 3.300 cittadini a farmacia, individuato dalle liberalizzazioni come nuovo parametro unico per le aperture, con possibilità di utilizzo della popolazione eccedente a discrezione dei Comuni. Il quorum finale si attesta a un totale di 2.933 cittadini a farmacia.

L'effetto perverso è atteso e non definitivo, perché il numero dei presìdi (e di conseguenza il relativo quorum finale) varierà in relazione ai concorsi ancora da espletare e potrebbe cambiare ulteriormente anche in base alle aperture in deroga che eventualmente saranno disposte in stazioni, aeroporti, porti, aree di servizio con hotel/ristoranti e grandi centri commerciali non serviti. Il bilancio dovrebbe attestarsi comunque ben al di sotto delle 4-5mila aperture pronosticate a suo tempo dal ministro Balduzzi, modificando comunque vistosamente gli attuali equilibri della rete.

A oggi, infatti, il numero delle farmacie pubbliche e private (comprensivo dei dispensari) è pari a 18.039, con un rapporto farmacie-abitanti pari a una farmacia ogni 3.293 abitanti, perfettamente in linea con la media Ue, nonché con il nuovo parametro fissato dalle liberalizzazioni. La densità dei presìdi varia da Regione a Regione, andando da un minimo di una farmacia ogni 1.864 abitanti in Molise a un massimo di una farmacia ogni 4.070 abitanti a Bolzano, dove le norme sul bilinguismo (necessità del patentino) rendono più difficile l'accesso alla titolarità e dove l'amministrazione provinciale ha fatto delle scelte precise in merito all'articolazione territoriale dei presìdi. L'alta concentrazione di farmacie in Regioni come Molise, Calabria, Valle d'Aosta, Abruzzo e Basilicata, dà conto del fatto che le Regioni hanno sfruttato la flessibilità della normativa esistente, che consente l'apertura in deroga nei territori disagiati. Nel post-concorsi la rete è destinata a crescere in particolare in Lazio (+18,38%), Puglia (+16,98%), Abruzzo (+16,90%), Sardegna (+15,71%) e Sicilia (+15,40%).

Il tutto - fanno notare le farmacie - in controtendenza rispetto al resto d'Europa, dove Paesi come la Francia e la Germania stanno viceversa favorendo l'accorpamento tra farmacie anche con l'obiettivo di contenere la spesa e aumentare l'efficienza della rete.

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