Imprese e Mercato

Asse Nerviano-Servier per lo sviluppo di un nuovo antitumorale: l'accordo vale 108 milioni

Alleanza tra Nerviano Medical Sciences e il Gruppo di ricerca Servier per un nuovo antitumorale: l'azienda italiana che si occupa di ricerca e sviluippo in oncologia (acquisita nel 2011 dalla Regione Lombardia dalla Congregazione dei figli dell'Immacolata attraverso la Fondazione regionale per la ricerca biomedica ) e la società europea hanno annunciato un accordo di collaborazione e di licenza globale per lo sviluppo e la commercializzazione di una molecola "first-in-class" - capostipite di nuove classi terapeutiche - scoperta proprio a Nerviano, che inibisce la chinasi TTK/MPS1, bersaglio che regola la mitosi ed è sovraespresso in molti tumori.

In termini economici, la collaborazione prevede per Nerviano un upfront di 8 milioni di euro per Nerviano e un corrispettivo potenziale di altri 100 milioni di euro in compensi opzionali per milestone clinici e regolatori in aggiunta alle royalty legate alla vendita del farmaco sul mercato. Spetterà a Nerviano completare lo sviluppo preclinico del futuro prodotto mentre Servier, se eserciterà l'opzione, ne sosterrà i costi di sviluppo e commercializzazione. Nerviano continuerà inoltre a supportare Servier nello sviluppo clinico e per la fornitura del prodotto licenziato.

«Siamo molto contenti di annunciare questa nuova collaborazione con Servier, dal momento che entrambe le società condividono il comune obiettivo di sviluppare farmaci innovatici in ambito oncologico», spiega Alberto Sciumè, presidente di Nerviano Medical Sciences. «Sono sicuro che l'esperienza di Nerviano nella scoperta e nello sviluppo di nuovi farmaci porterà presto nuove e innovative terapie, oltre che nuove speranze, ai pazienti oncologici».

Per Jean-Philippe Seta, medico e Ceo di Servier, «l'accordo è in linea con l'obiettivo fondante di Servier di offrire a pazienti e medici soluzioni terapeutiche innovative per malattie gravi come il cancro». I dati preclinici sono incoraggianti, come sottolinea Stéphane Depil, direttore di R&S Oncologia di Servier: «Suggeriscono come TTK possa rappresentare un target terapeutico rilevante in un sottogruppo di tumori al seno dalla prognosi infausta. Nerviano ha una grande esperienza di ricerca oncologica e combinando le reciproche competenze potremo accelerare la traslazione delle nostre scoperte in ambito clinico».

Una boccata d'ossigeno per il centro lombardo e per i suoi quasi 600 dipendenti, che dopo anni turbolenti dal punto di vista finanziario, ha contato quest'anno su circa 40 milioni di euro di contributi regionali e sull'inserimento a pieno titolo nel progetto Città della salute. Ma anche sulle collaborazioni già all'attivo con Genentech (Roche), Pfizer e Novartis, con aziende biotech e con le università.