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Fassina (Economia): «Per il Ssn niente ticket e solo interventi "chirurgici", ma la politica sanitaria non può farla l'Economia»

«In questa legge di stabilità non si potranno evitare interventi nella limitazione della spesa sanitaria nazionale, ma faremo sì che questo intervento sia chirurgico», ha detto il vice ministro dell'Economia Stefano Fassina intervenendo al convegno «Ricerca e innovazione in sanità« organizzato da Assobiomedica (VEDI ) .

Tagli solo "chirurgici"
«Il settore - ha cercato di rassicurare la platea Fassina - ha già dato in contributo molto rilevante. Il processo di miglioramento del Ssn comincia a essere visibile ma la strada é ancora lunga, per questo si sta lavorando affinchè sia un intervento "chirurgico". La strada è ancora lunga ma va affrontata, a favore del rispetto degli standard di qualità e senza che si vada contro settori che qualificano il comparto manifatturiero e sanitario italiano», ha aggiunto Fassina.

Basta con la legge di stabilità: servono politiche di settore
«Spero che il nostro paese - ha proseguito il viceministro - superi la fase in cui la legge di stabilità è una legge omnicomprensiva, perchè in questo modo non si fanno buone politiche di settore. Negli ultimi 20 anni è stata una legge fatta per affrontare emergenze di finanza pubblica, invece occorre aprire un percorso per cui la legge di stabilità razionalizza solamente alcuni aspetti e poi ci siano politiche di settore. E' patologico che la politica sanitaria la faccia il ministero dell'Economia, stiamo cercando di superare questa anomalia».

Niente ticket nel 2014
Mentre, ha assicurato Fassina, «non ci saranno interventi per ripristinare con altri strumenti i ticket previsti da gennaio 2014 e che non catteranno, perchè i tagli passati hanno dato risultati e la spesa sanitaria si è ridotta».

Per quanto riguarda l'aggiornamento del Def, Fassina ha evidenziato che con la riduzione dal 7,1 al 6,7% sul Pil per la spesa sanitaria «se si guarda in valori assoluti si registra un aumento medio del 2% l'anno, poi bisogna vedere le voci che vanno su e quelle che vanno giù».

Lorenzin: garantire la difesa dell'indotto industriale
«Occorre chiarezza e continuità del quadro regolatorio e riconoscimento dell'innovatività. Tutto, a mio parere lo si potrà realizzare solo partendo da un presupposto: rifondare il rapporto tra Ssn e industria», ha scritto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in un messaggio inviato in occasione di un convegno organizzato da Assobiomedica. «La necessità di contenimento della spesa - sottolinea - ha comportato negli ultimi anni l'adozione di misure che hanno avuto effetto anche nel vostro comparto. Le manovre sin qui approvate, operando tagli lineari sulle forniture e introducendo il tetto di spesa, di fatto non hanno aiutato a riconoscere la diversità dei singoli prodotti, in termini di innovazione e il contributo che essi producono e generano in termini di valore per la salute dei pazienti. L'azione di Governo deve essere orientata a rendere sostenibile il servizio sanitario pubblico ma anche a garantire la difesa dell'importantissimo indotto industriale della sanità e in particolare del comparto dei dispositivi medici».