Imprese e Mercato

Flop liberalizzazioni: sfuma lo sconto sui farmaci senza ricetta

di Sara Todaro

L'acquisto dei farmaci fuori farmacia è sempre meno conveniente per i clienti dell'automedicazione. II mercato è in stallo e la crisi c'è per tutti, così i prezzi competitivi delle prime liberalizzazioni sono diventati solo un lontano ricordo e le parafarmacie in un biennio hanno aumentato i prezzi del 7,1%, allinenadoli a quelli delle farmacie. Lo segnala una indagine di Alroconsumo sui prezzi dei farmaci in 10 città italiane.

L'indagine ha rilevato tra aprile e giugno i prezzi di 69 farmaci da banco, i più noti e utilizzati, in dieci città - Milano, Roma, Torino, Napoli, Genova, Verona, Bologna, Firenze, Bari e Palermo - coinvolgendo 139 punti vendita (109 farmacie, 15 parafarmacie, 15 ipermercati). Sono stati raccolti quasi 10mila prezzi raccolti per valutarne la variazione rispetro allo stesso prodotto nei diversi punti vendita di ciascun canale (farmacia, parafarmacia o ipermercato), con l'obiettivo di stabilire quale di questi tre canali sia il più conveniente e capire come è evoluto il mercato.

Secondo lo studio, pur aumentando i prezzi del 9,1% in due anni, la grande distribuzione resta ancora il canale più conveniente: l'acquisto in Gdo costa circa il 14% in meno sia rispetto alle parafarmacie che alle farmacie, che in base alle liberalizzazioni del governo Monti avrebbero potuto praticare sconti anche sui farmaci di fascia A acquistati di tasca propria dal cittadino. La misura - sottolinea Altroconsumo - è stata azzoppata: solo 5,5% delle 109 farmacie interpellate dichiara di scontare questi medicinali. L'unica soluzione per far partire le liberalizzazioni - commenta Altroconsumo - è quella di spezzare il vincolo alla distribuzione mandandolo nei corner Gdo e in parafarmacia «dove a dispensarli c'è sempre e comunque un farmacista, figura presente e garante nei canali di distribuzione alternativi». Dati e richiesta imediatamente girati allo Sviluppo Economico e alla Salute chiedendo interventi risolutori in materia.

Intanto arrivano una breve ma efficace lista di consigli ai cittadini: memorizzare il prezzo dei prodotti acquisti abitualmente e se non tornano chiedere lo sconto o andare altrove; evitare l'accumulo nell'armadietto; ricordare che non serve un analgesico diverso per ogni evenienza; memorizzare i farmaci con il loro principio attivo, in modo da chiedere al farmacista il più economico. Consigli che nessun farmacista, di qualsiasi bancone, potrà mai smentire.